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AMARE E’ TUTTO

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“Quanto più invecchiavo, quanto più insipide mi parevano le piccole soddisfazioni che la vita mi dava, tanto più chiaramente comprendevo dove andasse cercata la fonte delle gioie della vita. Imparai che essere amati non è niente, mentre amare è tutto, e sempre più mi parve di capire ciò che da valore e piacere alla nostra esistenza non è altro che la nostra capacità di sentire. Ovunque scorgessi sulla terra qualcosa che si potesse chiamare “felicità”, consisteva di sensazioni. Il denaro non era niente, il potere non era niente. Si vedevano molti che avevano sia l’uno che l’altro ed erano infelici. La bellezza non era niente: si vedevano uomini belli e donne belle che erano infelici nonostante la loro bellezza. Anche la salute non aveva un gran peso; ognuno aveva la salute che si sentiva, c’erano malati pieni di voglia di vivere che fiorivano fino a poco prima della fine e c’erano sani che avvizzivano angosciati per la paura della sofferenza. Ma la felicità era ovunque una persona avesse forti sentimenti e vivesse per loro, non li scacciasse, non facesse loro violenza, ma li coltivasse e ne traesse godimento. La bellezza non appagava chi la possedeva, ma chi sapeva amarla e adorarla.C’erano moltissimi sentimenti, all’apparenza, ma in fondo erano una cosa sola. Si può dare al sentimento il nome di volontà, o qualsiasi altro. Io lo chiamo amore. La felicità è amore, nient’altro. Felice è chi sa amare. Amore è ogni moto della nostra anima in cui essa senta se stessa e percepisca la propria vita. Ma amare e desiderare non è la stessa cosa. L’amore è desiderio fattosi saggio; l’amore non vuole avere; vuole soltanto amare.”

Hermann Hesse” Sull’Amore”

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

Studio in Milano, Roma, Napoli e Vietri sul Mare (Sa)

per contatti e consulenze private in studio, telefoniche o via Skype

tel.320-8573502 email:cavalierer@iltuopsicologo.it

LA LETTERA DI UN ANZIANO AL SUO AMICO A QUATTRO ZAMPE

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LA LETTERA DI UN ANZIANO AL SUO AMICO A QUATTRO ZAMPE

Abbiamo trascorso una vita insieme e mai avrei pensato di essere io a doverti salutare. Mai avrei potuto aspettarmi un dolore così grande… TU, il mio amico sincero, il compagno che ha colmato tanta solitudine. Ora ti sono accanto e le mie mani ormai stanche si adagiano ancora su di te, come facevo ieri, quando ogni sera ci ritrovavamo vicini a dividerci quel poco che ci era rimasto. Eppure non ti sei mai lamentato, ti sei sempre preoccupato di distrarmi con le tue capriole e quando mi sentivo poco bene eri come una sentinella ai piedi del mio letto.Ti guardo mentre la mente confonde i ricordi come una palla impazzita, sei tu qui, che dolorante cerchi ancora il mio sguardo come se fosse l’ultima immagine da portarti via. Anche io ti guardo amico caro, mentre cerco di trattenere le lacrime che copiose hanno già raggiunto il cuore. Sono qui compagno mio, sono ancora vicino a te a raccontarti di quando la guerra mi ha rubato troppo presto la gioventù, sono qui, come ieri a raccontarti tra malinconia e rimpianto di quell’amore che mi ha lasciato quel buco nel cuore. Ho vissuto una vita modesta, tutto doveva quadrare, non ci siamo permessi mai neppure una vacanza al mare, ma la tua presenza mi ha fatto vivere di rendita. Sono solo un povero vecchio a cui tu hai donato tanta gioia e affetto. Come farò domani? Nessuno coglierà mai più la mia disperazione, solo TU sei stato la mia famiglia, hai saputo attendere anche intere ore quando a fatica riuscivo a malapena a farti fare un giretto sotto casa per i tuoi bisogni, perchè il freddo mi paralizzava le ossa e a scaldarci erano solo delle vecchie coperte. Eppure mi hai reso felice, così senza rispondermi ti accostavi a me con quel tuo musetto, quasi volessi ogni volta abbozzarmi un bel sorriso. Ciao amore mio, non ti dimenticherò mai e se i miei giorni saranno brevi, conterò i minuti per ritornar da te. Resto qui, sulla mia vecchia sedia a guardare dietro i vetri l’inverno che passa, mentre nel silenzio cerco ancora nella stanza quell’amico che il destino mi ha portato via.
Autore sconosciuto

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

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UN EQUAZIONE MATEMATICA PER STABILIRE SE E’ VERO AMORE

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Donn Byrne, psicologo sociale alla State University of New York ad Albany, ha elaborato una formula che consente a chiunque di verificare se ciò che sentiamo per il partner è vero amore oppure no.

La formula è questa:

              1,7xA + 1,5xB + 1,5xC + 1,5xD + 1,3xE= Y

  • A è l’attrazione per il partner,
  • B il piacere psicologico della sua compagnia,
  • C il desiderio di intimità con lui/lei,
  • D il bisogno di essere accettati dal partner,
  • E la paura di essere abbandonati da lui/lei.

A ognuna di queste variabili bisogna attribuire un valore da 1 a 10 e poi fare il calcolo.

Una volta eseguito il calcolo, si ottiene un numero Y.

Bisogna poi ripetere l’operazione pensando all’amico/a più caro/a.

Secondo Byrne, la relazione è tanto più stabile quanto più la differenza tra i due risultati Y è grande (dev’essere almeno 15). Cioè, quanto più il partner è importante rispetto all’amicizia più cara.

I fattori di moltiplicazione (i numeri davanti alle variabili) permettono di mettere a confronto molte amicizie e amori.

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

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LE 14 QUALITA’ CHE UNA DONNA DEVE AVERE NEI CONFRONTI DI UN UOMO

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Gli scienziati di tutto il mondo hanno trascorso migliaia di ore a cercare di capire quali sono le qualità necessarie per creare una relazione felice e duratura. L’Independent ha confrontato i diversi studi e, in base ai loro risultati, ha stilato una lista delle 14 qualità che secondo la scienza fanno di una donna la partner perfetta.

1. È più intelligente di te

Lawrence Whalley, professore emerito della University of Aberdeen, ha scoperto che avere a fianco una donna intelligente può proteggere un uomo dalla demenza. “Sposate una donna intelligente”, è il suo consiglio. La relazione sarà quotidianamente stimolante, apprenderai da lei e a tua volta sarai spinto a sapere di più, mantenendo la mente in allenamento.

2. È onesta

Secondo diverse ricerche, per le relazioni a lungo termine gli uomini preferiscono avere al loro fianco partner oneste, che non siano pronte ad assecondarli su qualsiasi capriccio, a dar loro ragione anche quando hanno torto, solo per compiacerli. Dissentire, dire la verità, essere oneste aiuta l’altro a crescere, imparando dai propri errori.

3. È positiva

La negatività è tossica, in grado di infettare un rapporto e di renderti a tua volta negativo. Per questo sarebbe meglio evitare le personalità che tendono a essere troppo pessimiste, a vedere sempre il bicchiere mezzo vuoto. Secondo uno studio compiuto dalla psicologa Elaine Hatfield, questa negatività può portare a un aumento della frequenza cardiaca, impedisce la digestione e riduce la concentrazione.

4. Scende a compromessi

Due persone diverse, due teste diverse. Essere sempre in simbiosi con il proprio partner, sempre d’accordo su tutto, è praticamente impossibile, per questo è importante non impuntarsi sempre sulle proprie scelte, essere coscienti del fatto che si è in due ed è giusto ascoltare anche l’altro. Lo conferma un esperimento effettuato dagli psicologi della University of California, che hanno analizzato i comportamenti di 172 coppie sposate da 11 anni, giungendo a una semplice conclusione: “Se la relazioni ha delle difficoltà, sii pronto a fare dei sacrifici, a scendere a compromessi, se ci tieni a mandarla avanti”.

5. Ride delle tue battute

Scherzare insieme, avere lo steso senso dell’umorismo, è linfa vitale per un rapporto. Uno studio del 2006 degli psicologi della Westfield State University ha rilevato che per gli uomini è più importante che per le donne avere un partner che ride delle sue battute.

6. Parla a cuore aperto

Uno studio dell’Università di Westminster suggerisce che le persone che parlano a cuore aperto e condividono con gli altri informazioni personali, sono considerate particolarmente attraenti. Per gli autori dello studio si tratta di una caratteristica fondamentale, in grado di condizionare il modo in cui giudichiamo il partner fisicamente e il modo in cui possiamo sentirci attratti da lei.

7. Supporta i tuoi obiettivi e persegue i suoi

Nel suo libro “Perché gli uomini intelligenti sposano donne intelligenti“, Christine C. Whelan smentisce, statistiche alla mano, che donne di successo, ben istruite e con alti guadagni, non si sposano meno spesso delle altre. I vantaggi, ricordati nel libro, sono molteplici: ti motiverà a far meglio, non dipenderà da te e non avrà bisogno di ricevere tue conferme per sentirsi soddisfatta.

8. Ha un buon rapporto con i suoi genitori

Il detto è noto: se vuoi sapere come sarà il tuo partner tra 30 anni, guarda i suoi genitori. Se vuoi sapere come ti tratterà tra 30 anni, guarda come tratta i suoi genitori adesso. Lo conferma lo studio dei ricercatori dell’Università di Alberta, che hanno intervistato 2970 persone di diverse età, trovando una chiara correlazione tra la relazione avuta con i genitori negli anni dell’adolescenza e la loro vita amorosa. Questo non significa che una negativa relazione con i genitori debba sempre essere perfetta. Stare al fianco della partner che ha problemi nella relazione con i genitori, aiutare a risolvere i suoi problemi, può rafforzare e rendere più intimo un rapporto.

9. È gentile

Lo psicologo John Gottmann, dell’Università di Washington, 40 anni fa ha iniziato una ricerca sulle donne sposate, riscontrando come gentilezza e generosità possano garantire una relazione lunga e felice. Dire “grazie” e “prego”, non essere gratuitamente scontrosi, favorisce un rapporto più disteso e duraturo.

10. Rimane calma durante i litigi e riesce a calmarti

Impossibile non litigare mai, non confrontarsi in maniera accesa, non essere in disaccordo. Scontrarsi non significa che il proprio rapporto è in crisi, l’importante è essere in grado di gestire questi momenti in maniera adeguata, senza trasformali in punti di rottura. I ricercatori dell’Università della California Berkeley e della Northwest University hanno analizzate 80 coppie per 13 anni e hanno scoperto che un rapporto può durare più a lungo se la donna è in grado di calmarsi durante il litigio e riesce a trasferire la calma sull’uomo. L’effetto non sarà lo stesso se sarà l’uomo il primo a calmarsi.

11. Fa cose folli con te

Uno studio dell’Università del Michigan ha analizzato 4864 persone sposate e ha dimostrato che le coppie felici sono quelle che bevono alcol insieme. Chiaramente lo studio non è un invito a esagerare con gli alcolici, né suggerisce che gli alcolizzati siano coppie felici. Il punto è un altro: la condivisione.

12. Ha una vita propria

La condivisione è importante, ma altrettanto importante è avere degli spazi propri. La vita di coppia deve coesistere assieme a quella dei singoli. Lo ha dimostrato uno studio dell’Università del Michighan: “Quando i partner hanno amici propri, propri interesse, quando riescono a definirsi a prescindere dalla loro relazione, li rende felici e meno annoiati”.

13. Accetta i tuoi difetti

La psicologa Terry Orbuch, nella sua rubrica su HuffPost, ha spiegato che un partner che ha sempre da ridire – per il modo di vestire, per il taglio di capelli, per l’atteggiamento evitabile – sono destinate a essere tossiche e a non durare a lungo.

14. Non porta rancore

Uno studio condotto dai ricercatori del Luther Collere, della Duke University ha dimostrato che le persone in grado di perdonare vivono più a lungo e hanno relazioni sane. L’importante è essere consapevoli che la perfezione non sta da nessuna delle due parti, entrambi sbaglierete e quando sarà il vostro turno di esser vittima di un errore, ricordate quando è toccato a voi, e perdonate.

FONTE: http://www.huffingtonpost.it/2018/01/24/se-una-donna-ha-queste-14-qualita-non-devi-lasciarla-andare-secondo-gli-scienziati_a_23341952/

LE 9 QUALITA’ CHE UN UOMO DEVE AVERE NEI CONFRONTI DI UNA DONNA

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Sulla base di studi compiuti nel corso degli anni, il quotidiano britannico Indepedent ha elencato in un articolo le 9 qualità che, se riscontrate in un uomo, devono convincere a non lasciarlo andare.

1. È intelligente

Avere a che fare con un uomo molto intelligente, potrebbe portare a sentirsi intimiditi da lui, ma è bene mettere da parte questa inibizione. Uno studio della Hanken School of Economics in Finlandia suggerisce che gli uomini più intelligenti siano meno inclini a tradire, ma maggiori di sposarsi e non divorziare.

2. Ti fa ridere

Ridere insieme è una caratteristica fondamentale delle coppie più solide. Condividere lo stesso senso dell’umorismo, poi, garantisce una maggiore complicità, che aiuterà nel tempo il rapporto a solidificarsi e a durare più a lungo. Uno studio ha dimostrato che gli uomini hanno maggiori probabilità di avere successo con una donna se hanno senso dell’umorismo.

3. Sostiene attivamente la tua carriera

Avere accanto una persona che ti spinge a coltivare le tue aspirazioni, è spesso la spinta decisiva che serve per migliorarsi e non lasciarsi andare nei momenti più bui. Uno studioha rivelato che i mariti influenzano in maniera decisiva la decisione delle donne di abbandonare il proprio lavoro, spesso perché ritengono debbano dedicarsi ai figli.

4. Fa degli sforzi con la tua famiglia e amici, così come tu con i suoi

Quando si intraprende una relazione con un partner il rischio è di far terra bruciata intorno: ridurre la vita sociale e abbandonare le amicizie che hanno accompagnato del corso della vita. Nonostante l’entusiasmo e l’amore, è bene non lasciare che ciò accada. I benefici saranno molteplici, anche all’interno della propria relazione.

5. Ha un’intelligenza emotiva

Per una relazione sana, è essenziale che anche il partner maschio posseggaun’intelligenza emotiva, sia cioè riconoscere, utilizzare, comprendere e gestire in modo consapevole le proprie ed altrui emozioni: una caratteristica spesso attribuita alle done.

6. Rispetta le tue opinioni e ascolta ciò che hai da dire

Essere convinti di avere sempre ragione, non lasciar spazio alle opinioni altrui, tentare sempre di sovrastare l’altro, sono comportamenti in grado di rendere tossica una relazione. Attenzione, dunque, ai segnali: secondo il dottor John Gottman, se un uomo rifiuta di ascoltare una donna, ha problemi con il potere e ha voglia di primeggiare a tutti i costi.

7. È disposto a dare il massimo

Uno studio del Texas ha dimostrato che non è la carenza di compatibilità a generare il fallimento di una storia, ma spesso il modo in cui viene impostata la relazione e ci si spende per farla funzionare. Se tu o il tuo partner siete sempre alla ricerca di qualcosa di meglio, anziché impegnarvi a rendere la vostra relazione duratura, potrebbe non essere un buon auspicio.

8. Celebra i tuoi risultati

I complimenti sono sempre graditi, soprattutto se giungono al termine di un lavoro e di un impegno. Non solo perché aiutano a stare meglio e gratificano dopo gli sforzi. Secondo uno studio pubblicato su The Journal of Personality and Social Psychology le coppie che si scambiano vicendevoli complimenti, sono destinati ad avere relazioni più durature.

9. Condivide i tuoi valori

Per stare bene insieme non è necessario esser uguali, il rapporto potrebbe alla lunga diventare noioso. Tuttavia, non vale neanche il contrario: scontrarsi su ogni cosa. È necessario che ci siano dei punti in comune, soprattutto su questioni ritenute importanti, come i valori.

FONTE: http://www.huffingtonpost.it/2018/01/28/se-un-uomo-ha-queste-9-qualita-non-lasciarlo-andare-secondo-gli-scienziati_a_23345716/

L’ASPETTO POSITIVO DELL’ “AMORE BISOGNO”

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Lo studioso C.S. Lewis nel suo libro “I Quattri amori” edito da JacaBook Reprint nell’effettuare la distinzione tra “amore dono” ed “amore bisogno” tende a riabilitare quest’ultimo in contrasto con l’opinione dominante che tende a considerarlo in termini negativi.

Riporto di seguito i passaggi essenziali del libro che ‘riabilitano’ l’ ‘amore bisogno’

“…”amore dono” e “amore bisogno”: appartiene alla prima catogoria il sentimento che spinge un uomo a lavorare, fare progetti, risparmiare per il benessere futuro della sua famiglia che, pure, la morte gli impedirà di condividere o di vedere realizzato; è del secondo tipo, invece, l’amore che spinge un bambino a rifugiarsi nelle braccia della madre quando si sente solo o spaventato. …

… non credo sia giusto negare all’ “amore bisogno” la qualifica di amore…

… bisogna andarci cauti nel definire l’ “amore bisogno” un’espressione di “mero egoismo”: l’uso di questo aggettivo è sempre pericoloso. E’ vero che si può indulgere egoisticamente all’ amore bisogno come a tante altre nostre debolezze, e di certo è riproverevole una pretesa d’amore tirranica e vorace, ma nella nostra esperienza quotidiana non chiamamo certamente egoista il bambino che si rivolge alla madre per essere consolato, o l’adulto che cerca compagnia “per non sentirsi solo”.

Quei bambini o quegli adulti, che piu’ si sforzano di combattere questo istinto, raramente posseggono le doti dell’autentico altruista. So bene che chi prova questo “amore bisogno” può avere dei buoni motivi per cercare di  sopprimerlo o di mortificarlo, ma l’esserne del tutto privi è un marchio che contraddistingue il freddo egoista. Dal momento che il nostro bisogno degli altri è reale (“Non è bene che l’uomo sia solo”), il venir meno nella nostra coscienza, del senso di questo bisogno che si esprime attraverso l’ “amore bisogno”-in altre parole, la convinzione, ingannevole, che sia bene per noi stare da soli-è un brutto sintomo spirituale, proprio cone l’inappetenza è un cattivo sintomo sotto il profilo medico, perchè l’uomo ha veramente bisogno del cibo.”

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

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I VARI TIPI DI AMORE SECONDO I GRECI

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Per parlare d’amore i greci usavano i seguenti termini:

1) Agape (αγάπη) è amore di ragione, incondizionato, oblativo, anche non ricambiato, spesso con riferimenti religiosi: per esempio è il termine per indicare amore più usato nei Vangeli.

2) Philia (φιλία) è l’amore di affetto e piacere, di cui ci si aspetta un ritorno, ad esempio tra amici.

3) Eros (έρως) termine che definisce l’amore sessuale, ma non solo. Deriva da Ёραμαι” (eramai) che vuol dire “amare ardentemente”, “bramare”. Il termine Ёρος non si riferisce necessariamente a una persona. Per esempio, “Ёρος πόσιος καί εδήτυος” (eros pòsios kài edètuos) significa “desiderio di bere e di mangiare”, e non “amore passionale del mangiare”: il verbo Ёραμαι da cui deriva il termine Ёρος può anche riferirsi a enti astratti, come per esempio la brama di conoscere.

4) Anteros (αντέρως) quando l’amore è corrisposto, quando c’è un legame.

5) Himeros (Iμερος), “desiderio irrefrenabile”: la passione del momento, il desiderio fisico presente e immediato che chiede di essere soddisfatto.

6) Pothos (Πόθος), termine che è il desiderio verso cui tendiamo, ciò che sogniamo, alla base della nostra intenzionalità.

7) Stοrgé (στοργή): l’amore parentale-familiare, viene dal verbo Στέργω (stergo) che significa “amare teneramente” e viene usato soprattutto in riferimento all’amore filiale, è l’amore d’appartenenza, ad esempio tra parenti e consanguinei. Designa l’affetto naturale fra parenti intimi e specialmente fra i genitori e i loro figli, ma anche tra fratelli e sorelle.

8) Thélema (θέλημα) indica l’amore per quel che si fa, è il piacere di fare, il desiderio voler fare.

PROVATE A VEDERE NELLA VOSTRA RELAZIONE DI COPPIA QUALI DI QUESTI TIPI DI AMORE SONO PRESENTI

LIBRO: SE NON MI AMO, NON TI AMO

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IL NUOVO LIBRO DEL DOTTOR ROBERTO CAVALIERE SULLA DIPENDENZA AFFETTIVA IN VENDITA IN TUTTE LE LIBRERIE ED ONLINE

“Andare a letto, ogni sera, con un pensiero fisso, placare la stanchezza emotiva per qualche ora con un sonno comunque agitato, svegliarsi al mattino ancora stanchi e trovare quel pensiero, ricaricato di forza e crudeltà. Un altro giorno di mal d’amore. Se fosse reciproco, potrebbe essere anche romantico. Ma, il più delle volte, non è così. Alle persone che “amano troppo” le rassicurazioni dell’altro non bastano mai, persi come sono in un polverone di tempesta emotiva. Questo libro rappresenta un po’ la “formula magica” per capire e superare il proprio disagio affettivo e relazionale, capovolgendo il “non posso stare né con te, né senza di te” (Ovidio) in “posso stare con te e senza di te”. Esplorando la forma primaria del mal d’amore, la dipendenza affettiva, in tutte le sue sfaccettature e in tutte le varie modalità con cui si manifesta sia a livello del singolo che della coppia, l’autore chiarisce qui le dinamiche e vi offre preziose indicazioni terapeutiche e suggerimenti finalizzati al superamento del vostro disagio affettivo e relazionale.”

vedi pagina fb https://www.facebook.com/senonmiamonontiamo/?pnref=story

Scheda del libro al seguente indirizzo: https://www.francoangeli.it/ricerca/Scheda_libro.aspx?id=24127

Leggi le prime 20 pagine del libro al seguente indirizzo : https://www.francoangeli.it/Area_PDFDemo/239.312_demo.pdf

Dott. Roberto Cavaliere

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I DUE SEGRETI DI UNA COPPIA FELICE

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Ciò che rende un amore felice è diverso da coppia in coppia, eppure, nonostante tutte le differenziazioni, ci sono due modi per salvaguardare il legame. Due chiavi. Robert Epstein della University of the South Pacific Fiji ha condotto uno studio per scoprirle.

Secondo un suo precedente studio del 2013 ci sono in realtà sette competenze necessarie per creare un rapporto forte e felice. Si tratta di comunicazione, abilità di vita, autogestione, conoscenza del partner, sesso, gestione dello stress e risoluzione dei conflitti. Ma, dopo i recenti risultati, il cerchio si è stretto. Sino a scoprire che due contano in più degli altri. E li ingloba.

Il segreto per un amore felice consiste nel padroneggiare la comunicazione e nell’aumentare la conoscenza del vostro partner

Ed è vero, potrebbe sembrare una cosa banale, ma forse non lo è. Dopo aver interrogato più di 2.000 adulti, la ricerca ha rivelato che chi ha indicato queste due abilità hanno il più alto livello di soddisfazione. Inoltre la giusta osservazione di questi migliora, di conseguenza, gli altri aspetti.

Cosa bisogna quindi fare? Innanzitutto evitare frasi come “è sempre” o “non si può mai”, particolarmente dolorose e fastidiose. Meglio usare espressioni meno offensive ma più personali, come “sento che mi manchi di rispetto quando”.

E per quanto riguarda la conoscenza dell’altro, tranquilli, non servono grandi sforzi mnemonici. Come ricordare il film preferito o la canzone dell’infanzia. Ma occorre sempre tenere in mente ciò che piace e che non piace. Cosa li fa sentire amati e cosa infastidisce. E’ questa la chiave della memoria affettiva: ricordare cosa fa innamorare l’altro. Per confermare il rapporto ogni giorno.

Dott. Roberto Cavaliere

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NON PUOI ESSERE AMATA SE NON TI AMI TU PER PRIMA

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Ma tu mi ami? chiese Alice.
– No, non ti amo rispose il Bianconiglio.
– Alice corrugò la fronte ed iniziò a sfregarsi nervosamente le mani, come faceva sempre quando si sentiva ferita.
– Ecco, vedi? – disse Bianconiglio – Ora ti starai chiedendo quale sia la tua colpa, perché non riesca a volerti almeno un po’ di bene, cosa ti renda così imperfetta, frammentata. Proprio per questo non posso amarti. Perché ci saranno giorni nei quali sarò stanco, adirato, con la testa tra le nuvole e ti ferirò. Ogni giorno accade di calpestare i sentimenti per noia, sbadataggine, incomprensione. Ma se non ti ami almeno un po’, se non crei una corazza di pura gioia intorno al tuo cuore, i miei deboli dardi si faranno letali e ti distruggeranno. La prima volta che ti ho incontrata ho fatto un patto con me stesso: mi sarei impedito di amarti fino a che non avessi imparato tu per prima a sentirti preziosa per te stessa. Perciò Alice no, non ti amo. Non posso farlo”

Tratto da “Alice nel Paese delle meraviglie”

In questo significativo brano (tratto dal libro “Alice nel Paese delle meraviglie”) viene esplicitato perfettamente cosa significa e perché è importante amarsi per poter riuscire ad essere amati dall’altro.

Se si fa dipendere la propria autostima, il proprio valore, il meritare amore, dal partner, inevitabilmente ci si espone alle ferite che l’altro, consapevolmente o inconsapevolmente può infliggere.

Se, invece, ci si stima, ci si ama a prescindere dal partner, quest’ultimo può aggiungere valore ed amore, ma non può sottrarli, non può indebolirli.

Paradossalmente, possiamo aspettarci amore autentico dall’altro solo se l’altro percepisce che noi ci amiamo per prima.

Ed in maniera speculare, si è capaci di amore per l’altro solo se noi ci amiamo per prima. In questo caso “Se non mi amo, non ti amo”

Dott. Roberto Cavaliere

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