Citazioni sulle Relazioni a Distanza

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Di seguito riporto una serie di citazioni sulle relazioni a distanza. Possono offrire degli spunti di riflessione, ed anche terapeutici, per meglio gestire le “distanze” che nascono per varie motivi, da quelle geografiche, a quelle temporali, a quelle imposte dagli eventi della vita.

Non si è mai lontani abbastanza per trovarsi.
(Alessandro Baricco)

Eppure nonostante tutto, solo noi, sappiamo essere così lontanamente insieme.
(Julio Cortázar)

Il mio cuore è vicino a te, anche se il mio corpo è lontano. Se non puoi vederlo non devi far altro che scendere nel tuo cuore e lì troverai il mio.
(San Bernardo di Chiaravalle)

E molte notti resistono
Senza una luna, senza una stella
Così resisteremo noi
Quando uno dei due sarà via, lontano.
(Leonard Cohen)

Distanza significa così poco quando qualcuno significa così tanto.
(Anonimo)

Esisto in due posti: qui e dove sei tu.
(Anonimo)

È nella separazione che si sente e si capisce la forza con cui si ama.
(Fëdor Dostoevskij)

Non è vero che l’amore è cieco; è solo presbite: più ci si allontana, più si vede chiaro.
(Antonio Fogazzaro)

La distanza a volte consente di sapere che cosa vale la pena tenere e che cosa vale la pena lasciare andare.
(Lana Del Rey)

Le cose che si sentono anche se sei lontano.
Le campane della chiesa. Il fischio del treno. Le ambulanze. Un cane che abbaia. Gli aeroplani. Gli altoparlanti dei venditori di frutta. I tuoni. Le persone che ti mancano.
(Fabrizio Caramagna)

Noi ci tocchiamo.
Con che cosa?
Con dei battiti d’ali.
Con le stesse lontananze
ci tocchiamo.
(Rainer Maria Rilke)

Ogni incontro implicava una separazione, e così sarebbe stato finché la vita fosse stata mortale. In ogni incontro c’era un po’ del dolore della separazione, ma in ogni separazione c’era anche un po’ della gioia dell’incontro.
(Cassandra Clare)

La lontananza fa all’amore quello che il vento fa al fuoco: spegne il piccolo, scatena il grande.
(Roger de Bussy-Rabutin)

La lontananza sai è come il vento
che fa dimenticare chi non s’ama
è già passato un anno ed è un incendio
che mi brucia l’anima
io che credevo di essere il più forte
mi sono illuso di dimenticare
e invece sono qui a ricordare
a ricordare te
(Domenico Modugno)

Quanto lontana o quanto vicina sei, Ingeborg? Dimmelo, così saprò se tu chiudi gli occhi, quando io adesso ti bacio.
(Paul Celan)

La lontananza che rimpicciolisce gli oggetti all’occhio li ingrandisce al pensiero.
(Arthur Schopenhauer)

Sapere allontanarsi e avvicinarsi è la chiave di qualsiasi relazione duratura.
(Domenico Cieri Estrada)

Se il destino lo vuole sebbene separati da mille chilometri ci si incontra; se il destino non lo vuole non ci si incontrerà mai.
(Proverbio cinese)

Non so che darei per averti qui tra le mie braccia… Fuori il sole abbaglia; si sente il rumore del mare; in un vaso i gigli mandano un profumo acutissimo spirando; le cortine dei balconi ondeggiano come vele in un naviglio. Io ti chiamo, ti chiamo, ti chiamo.”
(Gabriele D’Annunzio)

L’assenza è una più acuta presenza. Vale per la voce, per l’udito. Vale per le persone che c’erano e non ci sono più. Vale per noi che non smettiamo un momento di cercare ciò che non c’è. Di desiderare quello che manca.
(Concita De Gregorio)

Salutarsi è una pena così dolce che ti direi addio fino a domani.
(William Shakespeare)

Nessun posto è lontano. Se desiderate essere accanto a qualcuno che amate forse non ci siete già?
(Enrico Brizzi)

Vicino è meglio che lontano ma non è ancora esserci.
(Stephen Sondheim)

Ma come, Amore? Mi sei stato lontano così poco e non sai più baciare?
(Goethe)

Quando l’amante è lontano, più caldo si fa il desiderio; l’abitudine rende fastidioso l’amato.
(Sesto Properzio)

La lontananza è il fascino dell’amore. Amarsi vicini è difficile.
(Corrado Alvaro)

Non l’amata che è lontana, ma la lontananza è l’amata.
(Karl Kraus)

La presenza sminuisce la fama, mentre la lontananza l’accresce: le qualità perdono lucentezza se si toccano troppo, mentre la fantasia giunge più lontano della vista.
(Umberto Eco)

Sembrava che ci amassimo meglio quando c’era una spazio di due continenti tra noi. Il lavoro quotidiano dell’amore era spesso difficile da gestire in casa.
(Aleksandar Hemon)

Triste è l’uomo che ama le cose solo quando si allontanano.
(Stefano Benni)

La distanza è solo un problema geometrico. Ma l’assenza; quella non la risolvi con nessuna equazione.
(eloisa_pi, Twitter)

La lontananza e l’assenza prolungata danneggiano ogni amicizia, per quanto lo si ammetta così malvolentieri. Gli uomini che non vediamo più, anche nel caso fossero i nostri più cari amici. si disseccano, con il passare degli anni, poco per volta sino a diventare dei concetti.
(Arthur Schopenhauer)

Quelli veramente legati non hanno bisogno di corrispondenza, quando si incontrano di nuovo dopo molti anni di separazione, la loro amicizia è più vera che mai.
(Ming-Dao Deng)

Un amico lontano è a volte più vicino di qualcuno a portata di mano. È vero o no che la montagna ispira più riverenza e appare più chiara al viandante della valle che non all’abitante delle sue pendici?
(Khalil Gibran)

Ogni separazione ci fa pregustare la morte, e ogni rivederci ci fa pregustare la resurrezione. Perciò le stesse persone, che erano state indifferenti l’una all’altra, si rallegrano tanto, quando, dopo venti o trent’anni, si incontrano di nuovo.
(Gianrico Carofiglio)

La distanza non è un ostacolo al tenersi in contatto − ma il tenersi in contatto non è un ostacolo all’essere distanti.
(Zygmunt Bauman)

Non fidarsi mai né di un marito troppo lontano, né di uno scapolo troppo vicino.
(Helen Rowland)

La distanza è una scusa per non avere una relazione con qualcuno.
Esiste solo la determinazione a far andare avanti le cose o a lasciarle cadere lungo la strada; questa è la vera ragione per cui le relazioni continuano.
(James McAvoy)

Mancarsi da lontani è facile. Mancarsi da vicini è da stupidi.
(sissetta80, Twitter)

Quando siamo lontani dalla persona amata, decidiamo di fare e dire molte cose, ma quando le siamo vicini, siamo titubanti. Da che cosa deriva tutto ciò? Il fatto è che quando siamo lontani la ragione non è tanto scossa, come stranamente lo è in presenza dell’amata. Quindi, nella decisione occorre quella fermezza che è invece soffocata dall’agitazione.
(Blaise Pascal)

Le lettere d’amore si nutrono di lontananza.
(Carlo Gragnani)

A volte allontanarsi è l’unico modo di essere lì per qualcuno.
(Wesley Eisold)

Ci si allontana per capirsi.
Ci si avvicina per riscoprirsi.
(Fabrizio Caramagna)

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

Studio in Milano, Roma, Napoli e Vietri sul Mare (Sa)

per contatti e consulenze private (anche telefoniche e/o via Skype)tel.320-8573502 o email:cavaliere@iltuopsicologo.it

COME CREARE UN LEGAME PROFONDO

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Nel passaggio del libro “Il Piccolo Principe” riportato di seguito, viene descritto come si crea un legame. Il brano sintetizza due qualità principali per creare un legame: Pazienza ed Attesa

“…in quel momento apparve la volpe: “Buon giorno”. “Buon giorno” disse gentilmente il piccolo principe voltandosi: ma non vide nessuno. “Sono qui”, disse la voce, “…sotto il melo”. “Chi sei?” chiese il piccolo principe, “Sono una volpe”, disse la volpe.
“Vieni a giocare con me?”, le propose il piccolo principe “sono così triste…”.

“Non posso giocare con te”, disse la volpe, “non sono addomesticata”. “Ah, scusa!”, fece il piccolo principe. “Che cosa vuol dire addomesticare?”
“E’ una cosa da molto dimenticata. Vuol dire creare dei legami”. “Creare di legami?”. “Certo”, disse la volpe, “tu, fino ad ora, per me non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l’uno dell’altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo. (…) Se tu mi addomestichi la mia vita sarà come illuminata. Conoscerò un rumore di passi che sarà diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi faranno nascondere sotto terra. Il tuo mi farà uscire dalla tana come una musica.

E poi guarda! Vedi laggiù in fondo dei campi di grano? Io non mangio il pane, e per me il grano è inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo è triste! Ma tu hai i capelli color dell’oro. Allora sarà meraviglioso quando mi avrai addomesticato. Il grano che è dorato, mi farà pensare a te. E amerò il rumore del vento nel grano…”

La volpe tacque e guardò a lungo il piccolo principe: “Per favore … addomesticami”, disse.
“Volentieri, che bisogna fare?”, domandò il piccolo principe. “Bisogna essere molto pazienti”,rispose la volpe. “In principio tu ti siederai un po’ lontano da me, così, nell’erba. Io ti guarderò con la coda dell’occhio e tu non dirai nulla. Le parole sono una fonte di malintesi. Ma ogni giorno tu potrai sederti un po’ più vicino…”.
Il piccolo principe ritornò l’indomani. “Sarebbe stato meglio ritornare alla stessa ora”, disse la volpe. “Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi alle quattro, dalle tre io comincio ad essere felice. Col passare dell’ora aumenterà la mia felicità! Ma se tu vieni non si sa quando, io non saprò mai a che ora prepararmi il cuore… ci vogliono i riti”.
“Che cos’è un rito?”, disse il piccolo principe. “Anche questa è una cosa da tempo dimenticata”, disse la volpe.”E’ quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni, un’ora dalle altre ore” (…)
Così il piccolo principe addomesticò la volpe … E quando l’ora della partenza del piccolo principe fu vicina:”Ah!”, disse la volpe, “… piangerò”.
“La colpa è tua”, disse il piccolo principe, “io non ti volevo far del male, ma tu hai voluto che ti addomesticassi e che diventassimo amici…”.
“E’ vero”, disse la volpe.
“Ma sapevi che avresti pianto!”, disse il piccolo principe.
“Certo”, disse la volpe.
“Ma allora che ci guadagni?”
“Ci guadagno”, disse la volpe, “il colore del grano”.

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

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In Amore fermati con chi ti vuole Sfogliare e non Spogliare

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In questo significativo brano della scrittrice Francesca Pachetti viene descritta, in maniera significativa, che una relazione dovrebbe basarsi sullo “sfogliare” la persona amata piuttosto che “spogliarla”. Invito a leggerla attentamente ed a rifflettervi.

“- E allora vai

– Avrò paura?

– Sì

– Poca o tanta?

– Tantissima

– A destra o a sinistra?

– Se puoi non schierarti mai, resta al centro. Del tuo cuore.

– E se arriva il lupo?

– Il lupo arriva, ma anche il gatto, il cane, l’orso, le acciughe, il vento, il sole, la neve. Amore mio, arriverà tutto, non posso ometterti niente.

– E se mi perdo?

– Che ti perdi non è un forse, ma una certezza; quindi quando ti perdi chiedi informazioni

– A chi?

– Ecco, a chi. Se dovesse succedere prima di aver imparato a riconoscere tutte le erbe spontanee, i fiori e gli alberi, aspetta, non chiedere a nessuno, chè poi può succedere che scambi ciliege per bacche velenose. Aspetta, impara i prati i boschi e soprattutto i venti, poi, se ancora sarai perduta, saprai da sola a chi rivolgerti

– Ma il tempo è contato

– No, il tempo è contatto, è toccare tutto, provarci almeno, tutte le parti

– Mi risolverò?

– Non sei un rebus, sei un puzzle senza pezzi mancanti. Imparerai a metterli insieme, dal verso e con lo sguardo giusto

– Promettimelo

– Di più, te lo giuro

– Incontrerò l’amore?

Te lo auguro, ma attenta a chi ti vuole spogliare, fermati piuttosto da chi ti vuole sfogliare. Chè l’amore, per me, assomiglia molto a qualcuno che ti tiene la fronte mentre tu, vomiti i giorni più duri.

– Allora vado?

– Allora vai.”

Francesca Pachetti – da “La Raccontadina”

 

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