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LA LETTERA DI UN ANZIANO AL SUO AMICO A QUATTRO ZAMPE

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LA LETTERA DI UN ANZIANO AL SUO AMICO A QUATTRO ZAMPE

Abbiamo trascorso una vita insieme e mai avrei pensato di essere io a doverti salutare. Mai avrei potuto aspettarmi un dolore così grande… TU, il mio amico sincero, il compagno che ha colmato tanta solitudine. Ora ti sono accanto e le mie mani ormai stanche si adagiano ancora su di te, come facevo ieri, quando ogni sera ci ritrovavamo vicini a dividerci quel poco che ci era rimasto. Eppure non ti sei mai lamentato, ti sei sempre preoccupato di distrarmi con le tue capriole e quando mi sentivo poco bene eri come una sentinella ai piedi del mio letto.Ti guardo mentre la mente confonde i ricordi come una palla impazzita, sei tu qui, che dolorante cerchi ancora il mio sguardo come se fosse l’ultima immagine da portarti via. Anche io ti guardo amico caro, mentre cerco di trattenere le lacrime che copiose hanno già raggiunto il cuore. Sono qui compagno mio, sono ancora vicino a te a raccontarti di quando la guerra mi ha rubato troppo presto la gioventù, sono qui, come ieri a raccontarti tra malinconia e rimpianto di quell’amore che mi ha lasciato quel buco nel cuore. Ho vissuto una vita modesta, tutto doveva quadrare, non ci siamo permessi mai neppure una vacanza al mare, ma la tua presenza mi ha fatto vivere di rendita. Sono solo un povero vecchio a cui tu hai donato tanta gioia e affetto. Come farò domani? Nessuno coglierà mai più la mia disperazione, solo TU sei stato la mia famiglia, hai saputo attendere anche intere ore quando a fatica riuscivo a malapena a farti fare un giretto sotto casa per i tuoi bisogni, perchè il freddo mi paralizzava le ossa e a scaldarci erano solo delle vecchie coperte. Eppure mi hai reso felice, così senza rispondermi ti accostavi a me con quel tuo musetto, quasi volessi ogni volta abbozzarmi un bel sorriso. Ciao amore mio, non ti dimenticherò mai e se i miei giorni saranno brevi, conterò i minuti per ritornar da te. Resto qui, sulla mia vecchia sedia a guardare dietro i vetri l’inverno che passa, mentre nel silenzio cerco ancora nella stanza quell’amico che il destino mi ha portato via.
Autore sconosciuto

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

Studio in Milano, Roma, Napoli e Vietri sul Mare (Sa)

per contatti e consulenze private in studio, telefoniche o via Skype

tel.320-8573502 email:cavalierer@iltuopsicologo.it

PERCHE’ SI E’ FEDELI IN AMORE ?

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Volare di fiore in fiore o scegliere qualcuno per la vita? I misteri dell’amore hanno incuriosito per anni gli scienziati, che si sono interrogati a lungo sul perche’ molti siano felici di restare fedeli al proprio partner. E questo nonostante, a rigor di logica, rinunciare alla possibilita’ di relazioni adulterine non abbia senso, dal momento che l’uomo in genere privilegia i vantaggi immediati a quelli a lungo termine.
Ebbene, secondo lo psicologo sociale Gian Gonzaga il fascino della fedelta’ non e’ piu’ un mistero. L’esperto e’ convinto di aver capito come l’emozione d’amore ci tenga lontani dalle braccia di aitanti sconosciuti, e perche’ nel corso dei millenni la fedelta’ si sia evoluta come ‘collante’ delle famiglie.
Gonzaga, ex ricercatore dell’Universita’ della California attualmente al lavoro per un sito di cuori solitari, ha studiato 60 studenti che erano impegnati in relazioni sentimentali (in media da tre anni) sottoponendoli a un test per rilevare il grado di coinvolgimento amoroso e la fedelta’. Nel corso del test, a tutti venivano mostrate foto di un affascinante giovane, o di una bella fanciulla misteriosa. Mentre eseguivano l”esame’, gli studenti dovevano cliccare un’icona speciale, ogni volta che pensavano alla bellezza tentatrice.
In particolare, si legge sul ‘Daily Mail’, 20 studenti dovevano raccontare per iscritto i momenti in cui si erano sentiti piu’ innamorati del loro partner. Altri 20 dovevano descrivere gli episodi ‘bollenti’, in cui si erano sentiti piu’ attratti sessualmente, mentre gli ultimi potevano raccontare quello che volevano.
Cosi’ il ricercatore ha scoperto che il gruppo degli ‘innamorati’ cliccava la foto tentatrice solo un terzo delle volte rispetto al gruppo degli ‘accesi dal desiderio’, e un sesto rispetto al gruppo quelli di controllo.
Insomma, l’amore e’ come un antidoto contro le tentazioni. “Questo – dice infatti Gonzaga – suggerisce che l’amore abbia una funzione distinta dal desiderio, e possa agire come una sorta di dispositivo che aiuta a mantenere l’impegno”.

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

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SOLO 3 COPPIE SU DIECI FEDELI ?

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SOLO tre coppie su dieci sarebbero fedeli, secondo le ultime statistiche. Siamo un popolo di fedifraghi e l’adulterio appare ormai come una pratica igienica, spogliata di ogni senso di colpa. Tradiscono più gli adulti dei giovani, più gli uomini delle donne, più i cittadini delle metropoli che gli abitanti dei piccoli centri. La stagione più favorevole è l’estate, ed è una miccia che spesso si accende in ufficio.

Secondo l’associazione Matrimonialisti Italiani il 60 per cento dei tradimenti coniugali avviene sul luogo i lavoro. L’età più a rischio, soprattutto per gli uomini, è compresa fra i 40 e i 50 anni, e in circa il sette per cento dei processi di separazioni e divorzio sono segnalate infedeltà di tipo omosessuale. Vi è poi la nuovissima tendenza del cosiddetto adulterio virtuale, quello che si consuma via internet.

Sono 800 mila gli italiani che passano almeno quattro ore al giorno davanti al computer, in chat. Un universo parallelo, che può regalare tentazioni irresistibili, a uomini e donne, età circa 35 anni, cultura medio-alta, in buona parte coniugati. Se navigare in rete troppo a lungo comincia a essere inserito anche in Italia tra i motivi di separazione, viene dalla Gran Bretagna la notizia della prima infedeltà virtuale per la quale è stato chiesto il divorzio: lui, David Pollard, aveva una relazione su Second Life, il più incorporeo dei tradimenti.

Quanto alla vita reale, la rete pullula di guide pratiche all’adulterio, di decaloghi “per non farsi beccare”, trucchi, sotterfugi, suggerimenti, occhio agli sms e alle email, siti (per esempio tradimento. net) e social networks dove intrecciare nuove avventure con garanzia di riservatezza, con la possibilità di selezionare il profilo del partner e di scegliere persino la durata del legame. Aumentano esponenzialmente le storie di sesso fra persone che si sono conosciute online, e si moltiplicano anche i siti che vendono alibi per adulteri.

Oggi l’infedeltà sembra essere diventata uno stile di vita, quasi una moda, un’opzione di massa e sempre più sessuologi disquisiscono di “adulterio terapeutico che fa bene all’armonia della coppia”. Da scandalo a motivo di vanto, una trasgressione veniale, sdoganata, derubricata. Quasi un diritto, un’opportunità per esprimersi, in certi casi per risarcirsi, basta scorrere le varie poste del cuore.

(1 dicembre 2008)

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

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