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RELAZIONE CON UN BORDERLINE

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Il disturbo bordeline di personalità è secondo il DSM IV un disturbo di personalità, cioè un disagio che investe le aree più importanti della vita di una persona, essendo insito nella personalità del paziente. E’ un disturbo molto diffuso, circa il 3% della popolazione ne soffre, con prevalenza nel sesso femminile e si sviluppa generalmente nell’infanzia o in adolescenza con un decorso solitamente cronico.
E’ soprattutto la la dimensione affettivo relazionale di chi ne è affetto ad esserne investita. Infatti i bordeline non riescono a stabilire rapporti affettivi profondi e stabili nel tempo, a causa di una mancanza d’identità che li spinge a creare rapporti problematici e distruttivi, soprattutto per chi entra in contatto con loro.
Nel soggetto bordeline l’immagine di sè varia rapidamente, con continui e repentini cambiamenti dei loro valori, delle aspirazioni, degli obiettivi che si pongono. I progetti di lavoro, i partners e gli amici che scelgono, persino la loro identità sessuale possono essere diversi nel corso della stessa giornata. Il loro tratto distintivo è l’impulsività: spendono molto, cambiano spesso partner sessuale, di frequente abusano di sostanze stupefacenti, giocano d’azzardo, guidano in maniera spericolata, ingeriscono grandi quantità di cibo, manifestano una rabbia intensa e immotivata che li spinge a coinvolgersi in litigi di vario tipo. Il tutto per colmare un’enorme voragine, un sentimento di vuoto senza tregua a cui non riescono a dare un senso. Fra gli atti estremi si può essere anche il suicidio.
A questo disturbo si associano spesso problematiche di ansia, instabilità dell’umore che va dal depresso al maniacale, timori ipocondriaci e, in situazioni di particolare stress emotivo. Possono essere presenti anche sintomi psicotici transitori, quali deliri paranoidi o idee bizzarre e inusuali.
Ma come già detto è soprattutto l’aspetto relazionale a risentirne maggiormente di tale disturbo. Chi stabilisce una relazione intima con un borderline, sia esso un amico, un partner o un genitore, vengono trascinati in un vortice di emozioni contrastanti che oscillano tra la rabbia e il senso di colpa, in un continuo circolo vizioso difficile da chiudere.
Da premettere che il borderline non si rende conto delle sue modalità inaccettabili e del male che sta facendo alla persona cara. Quasi sempre, non è consapevole di avere un problema.
Un borderline sceglie solitamente le persone a cui legarsi tra quelle più fragili, o molto legate a loro da vincoli di affetto (la madre, una persona che li ama); quindi li attira a sè: può sedurli mostrandosi molto amorevole, dimostrando sentimenti esagerati che non prova, drammatizza eventi e aspetti della sua vita al fine di manipolare chi gli si avvicina, cambia repentinamente umore e opinioni.
Quando un’altra persona si lega a lui, il borderline lo idealizza e lo fa sentire l’essere più importante del mondo; contemporaneamente gli fa il vuoto intorno, allontanando tutte le persone significative per l’altro in modo da tenerlo solo per lui, anche con la menzogna e l’inganno. Già nei primi incontri il borderline fa al partner richieste assurde: gli chiede di trascorrere molto tempo insieme, di fare cose e progetti destinate a coppie di lunga data. E l’altro, inizialmente gratificato dall’adorazione che riceve dal borderline, cade nella rete. Quando poi comincia a vedere le prime incongruenze e si ribella, incontra la protesta del borderline che continuando a manipolarlo lo fa sentire talmente in colpa da spingere l’altro a tornare sui suoi passi e a biasmarsi. Dall’idealizzazione il borderline passa alla svalutazione più estrema: la minima disattenzione del partner spinge il paziente ad accusare l’altro di trascurarlo, di non essere abbastanza presente, di averlo abbandonato. Così per il partner del borderline, s’instaura un’altalena di sentimenti che lo fa dondolare tra la rabbia e il senso di colpa, sempre più isolato dagli altri e incapace di uscire dalla trappola: è la co-dipendenza.
Il borderline farebbe di tutto per evitare l’abbandono, perchè sente che non può tenersi in piedi senza una persona cara che si prenda cura di lui. Sono gli altri a dare senso alla sua vita. Se il partner di un borderline paventa una separazione anche breve il borderline manifesta un’angoscia devastante o un furore disperato, fino a minacciare o a mettere in atto comportamenti eteroaggressivi o autoaggressivi come farsi del male in vario modo o tentativi di suicidio. Vivere sereni con un borderline è pressochè impossibile: il partner dovrebbe essere a disposizione sempre, non criticarlo mai e sottostare a regole rigide e inaccettabili. In poche parole dovrebbe imparare a “camminare sulle uova”. Manifestano infatti scarsa empatia, non considerando che l’altro può avere come loro dei bisogni o dei problemi.
E’ possibile uscire da tale relazione malata solo prendendo consapevolezza da parte sia del bordeline che di chi lo subisce che nella loro relazione è presente un ‘terzo’ che è la patologia descritta. Dopo tale consapevolezza è possibile intraprendere una terapia individuale e/o di coppia.
Dott. Roberto Cavaliere 

TEST SUL MANIPOLATORE AFFETTIVO

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COME RICONOSCERE UN NARCISISTA PATOLOGICO O MANIPOLATORE AFFETTIVO ?
SE ALMENO 14 PUNTI CORRISPONDONO, SIAMO IN PRESENZA DI UN MANIPOLATORE AFFETTIVO OVVERO NARCISISTA PATOLOGICO
1. Colpevolizza gli altri, nel nome del legame familiare, dell’amicizia, dell’amore, della coscienza professionale ecc.
2. Sa atteggiarsi da vittima affinché venga compatito (malattie esagerate, persone che gli stanno intorno »difficili », sovrappiù di lavoro ecc)
3. Può essere invidioso pur essendo un parente o un coniuge
4.Scarica la sua responsabilità sugli altri o si dimette dalle proprie responsabilità
5. Ignora le richieste (anche se dice di occuparsene)
6. Non sopporta le critiche e nega l’evidenza
7.Non comunica chiaramente le sue richieste, i suoi bisogni, i suoi sentimenti e le sue opinioni
8.Utilizza i principi morali degli altri per asservire ai suoi bisogni (nozione d’umanità, di carità, razzismo, « buona » o « cattiva » madre ecc)
9. Non tiene conto dei diritti, dei bisogni e dei desideri degli altri
10.Risponde molto spesso in modo vago
11.Minaccia in modo mascherato o ricatta apertamente
12. Utilizza molto spesso l’ultimo momento per chiedere, ordinare o fare agire gli altri
13. Cambia le sue opinioni, i suoi comportamenti, i suoi sentimenti a secondo delle persone e delle situazioni
14. Cambia totalmente discorso durante una conversazione
15.Il suo discorso pare logico o coerente mentre le sue attitudini, le sue azioni o il suo modo di vivere rispondono allo schema opposto
16. Invoca motivi logici per mascherare le sue richieste
17. Evita o sfugge da un dialogo, o da una riunione
18.Adopera l’adulazione per piacerci, fa regali o diventa improvvisamente premuroso nei nostri confronti
19.Fa credere agli altri che devono essere perfetti, che devono sapere tutto e rispondere immediatamente alle richieste e alle domande.
20. Punta sull’ignoranza degli altri e fa credere di essere superiore
21. Produce uno stato di malessere o un sentimento di mancanza di libertà (trappola)
22. Mette in dubbio le qualità, la competenza, la personalità degli altri ; critica senza sembrare, svalorizza e giudica
23. Mente
24. E’ perfettamente efficace per raggiungere i propri scopi ma al detrimento degli altri
25. Trasmette i suoi messaggi per mezzo degli altri, o par suoi intermediari (telefono invece di faccia a faccia, lascia note scritte)
26. Predica il falso per sapere il vero, deforma, interpreta
27. Ci fa compiere delle cose che altrimenti non avremmo fatte di buon grado
28. Semina la zizzania e crea sospetto, divide per meglio regnare e può provocare la rottura di una coppia
29. E’ egocentrico
30. E’ costantemente l’oggetto di discussioni tra gente che lo conosce anche se non è presente


traduzione a cura di Marylise Veillon
Fonte: http://violence.morale.over-blog.com/article-1-test-pour-de