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5 VERITA’ SCIENTIFICHE SULL’AMORE E LA VITA DI COPPIA

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  • Il vostro partner si è addormentato dopo il rapporto? Niente paura. Secondo una ricerca dell’Università del Michigan, è un segnale di unione e affiatamento della coppia.
  • L’amore materno e l’amore di coppia sono più simili di quanto immaginiamo. L’ Istituto Max Planck di Tubinga, in Germania, ha effettuato una serie di esperimenti sull’argomento dimostrando che in entrambi i casi vengono coinvolte le stesse aree celebrali. Detto in altro modo, una mamma reagisce alla vista del figlio come davanti alla persona amata.
  • Uomini che fanno ridere, donne che ridono. In uno studio condotto dalla Cornell University su un migliaio di persone tra i 18 e i 24 anni, è emerso che le qualità più apprezzata per la scelta del partner è la fedeltà, seguita dall’attrazione fisica e dall’impegno per creare una famiglia, lasciando lo status sociale e la ricchezza in quarta e quinta posizione. D’altra parte, in un altro studio della McMaster University in Ontario, Canada, si è concluso che l’umorismo facilita le relazioni, ma in modo diverso tra uomini e donne. Le donne vogliono uomini che le facciano ridere, mentre gli uomini vogliono donne che apprezzano il loro umorismo.
  • Per farlo lavorare, prima la convivenza. Una ricerca pubblicata sul Journal of Family Issues sostiene che l’uomo svolge più lavori domestici se prima del matrimonio ha passato un periodo di convivenza con il partner.
  • Più divorzi prima dei 25 anni. Secondo i ricercatori dell’Università di Washington, sposarsi prima dei 25 anni di età aumenta in maniera significativa il rischio di divorzio, soprattutto quando la donna è più grande.

L’AMORE SECONDO LA SCIENZA NON ESISTE

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L’amore è solo un’illusione secondo la scienza. L’innamoramento, infatti, sarebbe solo una questione di chimica. A causarlo sarebbero due neurotrasmettitori: la dopamina e l’ossitocina. Il cervello li produce nel momento in cui si vivono situazioni piacevoli: cibo, droghe oppure l’atto stesso del fare l’amore stimola la produzione nel nostro cervello di dopamina e ossitocina. Questi neurotrasmettitori forniscono energia, ed è il motivo per il quale, durante l’innamoramento, riusciamo a rimanere svegli più a lungo o a prolungare l’attività fisica.

A dimostrarlo è stato uno studio sulle arvicole della prateria. Questa specie di roditore è monogama, gli esemplari, quando trovano un compagno o una compagna, rimangono legati per tutta la loro vita. Il legame che si crea, infatti, è indissolubile. Quando uno dei due muore, l’altro non cerca altri partner. Durante l’esperimento, gli scienziati hanno somministrato un inibitore in grado di bloccare la produzione di ossitocina. Al desiderio di rimanere con il partner, si è quindi contrapposto quello di diffondere il proprio semeAbigail Marsch ha descritto lo studio in un video di American Chemical Society. Dunque, l’amore, secondo la scienza, in realtà non esiste.

Roberto Cavaliere