COME TROVARE IL PUNTO GIUSTO PER INCONTRARSI ?

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Affido alla seguente immagine animata la risposta alla domanda del titolo invitando a lasciare un vostro commento

 

Due persone non possono incontrarsi neanche un giorno prima di quando saranno mature per il loro incontro. -Sandor Marai

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

Studio in Milano, Roma, Napoli e Vietri sul Mare (Sa)

per contatti e consulenze private tel.320-8573502 email:cavalierer@iltuopsicologo.it

 

IL MATRIMONIO MODERNO E’ UN ISTITUZIONE DI SALVEZZA E NON DI BENESSERE

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Di seguito riporto uno scritto sul matrimonio che condivido come pensiero e che invito a commentare

….Il matrimonio moderno è soprattutto un’istituzione di salvezza e non di benessere. Ma gli psicologi, i consulenti matrimoniali, gli psichiatri ecc. continuano a ripetere che soltanto i matrimoni felici sono buoni matrimoni, ovvero che i matrimoni dovrebbero essere felici. In verità ogni percorso di salvezza passa anche per l’inferno. La felicità, nel modo in cui viene proposta ai coniugi d’oggi, rientra nella sfera del benessere e non in quella della salvezza. Il matrimonio è un’istituzione volta prima di tutto alla salvezza, per questo è così pieno di alti e di bassi; è fatto di sacrifici, di gioie e di dolori. Ciascun partner, ad esempio, prima o poi è destinato a scontrarsi con il lato psicopatico dell’altro, vale a dire con quel lato del suo carattere che non è modificabile e che tuttavia ha conseguenze dolorose per entrambi. Affinché il matrimonio non vada in pezzi, uno dei due partner deve arrendersi, e generalmente è proprio quello che nella relazione si dimostra meno psicopatico. Se uno dei due è emotivamente freddo, all’altro non resta che dimostrare in continuazione sentimenti d’amore, anche quando la reazione del partner è debole e spesso inadeguata. Tutti i buoni consigli che si danno alle mogli o ai mariti, del genere: “Questo non và bene, è intollerabile, una moglie/un marito non può lasciarsi trattare così”, sono perciò sbagliati e dannosi.
Un matrimonio funziona soltanto quando si riesce a tollerare proprio ciò che altrimenti sarebbe per noi intollerabile. E’ logorandosi e smarrendosi che si impara a conoscere se stessi, Dio e il mondo. Come ogni percorso di salvezza, anche quello del matrimonio è duro e faticoso. Uno scrittore che crea opere di valore non vuole essere felice, vuole essere creativo. In questo senso raramente i coniugi riescono a portare avanti un matrimonio felice e armonioso come il tipo di matrimonio al quale, mistificando, gli psicologi vorrebbero far loro credere.
Il terrorismo legato all’immagine del ‘matrimonio felice’ procura notevoli danni.
A.Guggenbuhl-Craig – Il matrimonio. Vivi o morti, Moretti e Vitale, Bergamo.

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

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TEST: TI PERDONO

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TI PERDONO : QUALE DEI DUE SIGNIFICATI LEGGETE PER PRIMA ?

Se avete letto per prima il significato del “perdonare” probabilmente siete più predisposti al perdono nel conflitto relazionale o affettivo.

Se avete letto per prima il significato del “perdere” probabilmente siete più predisposti ad andare via nel conflitto relazionale o affettivo.

RIFLESSIONI SUL PERDONO

Perdona, non perché loro meritano il perdono, ma perché tu meriti la pace.
(Anonimo)

 

Volete essere felici per un istante? Vendicatevi! Volete essere felici per sempre? Perdonate!
(Henri Lacordaire)

 

Ferire qualcuno che sai ti perdonerà è la cosa più scorretta di tutte.
(Robert Brault)

 

Decidi di perdonare: perché il risentimento è negativo; il risentimento è velenoso; il risentimento diminuisce e divora l’ego.
(Robert Muller)

 

Il perdono è la qualità del coraggioso, non del codardo.
(Gandhi)

 

Perdonare significa aprire la porta per liberare qualcuno e realizzare che eri tu il prigioniero.
(Lewis B. Smedes)

 

Quando ho camminato fuori dalla porta verso il cancello che avrebbe portato alla mia libertà, sapevo che se non avessi lasciato l’amarezza e l’odio dietro di me, sarei rimasto ancora in prigione.
(Nelson Mandela)

 

Perdona i tuoi nemici, ma non dimenticare mai i loro nomi.
(John Fitzgerald Kennedy)

ente e nel modo peggiore la nostra anima è perdonare senza dimenticare.
(Arthur Schnitzler)

 

C’è una dura legge… Quando una ferita ci viene inflitta, non guariamo mai fino a quando non perdoniamo.
(Alan Paton)

 

Il perdono non cambia il passato, ma allarga il futuro.
(Paul Boese)

 

Più l’uomo sa e più perdona.
(Caterina II di Russia)

 

Perdoniamo gli uomini: sono tutti pazzi.
(Lucio Anneo Seneca)

 

È più facile perdonare un nemico che un amico.
(William Blake)

 

Molte persone sono a favore del porgi l’altra guancia, soprattutto se la guancia è tua.
(Anne Ellis)

 

Perdonare gli altri per i loro errori è molto facile. Ci vuole più fegato e coraggio a perdonarli per essere stati testimoni dei vostri.
(Jessamyn West)

 

“Tout comprendre est tout pardonner”, scrive Pascal. A torto, sostiene Jankelevic. Se tutto è compreso, non resta più niente da perdonare.
(Carlo Gragnani)

 

Il cuore di una madre è un abisso in fondo al quale si trova sempre un perdono.
(Honoré de Balzac)

 

I figli iniziano amando i loro genitori, in seguito li giudicano. Raramente, se non mai, li perdonano.
(Oscar Wilde)

 

Possiamo perdonare a chi ci ha offeso. Difficilmente perdoneremo a chi ci ha, sia pure una sola volta, e involontariamente fatto paura.
(Guido Morselli)

 

Non giudicare le persone dai loro errori, ma dalla loro voglia di rimediare.
(Anonimo)

 

Col vendicarsi, un uomo è alla pari col suo nemico; ma col passarci sopra, egli è superiore.
(Sir Francis Bacon)

 

Quello che noi perdoniamo troppo in fretta non rimane perdonato.
(Mignon McLaughlin)

 

Il cuore perdona spesso, la ragione qualche volta, l’amor proprio mai.
(Louis Dumur)

 

Non ha senso a seppellire l’ascia se poi hai intenzione di lasciare un segno sul terreno.
(Sydney Harris)

 

Il perdono è la fragranza che la violetta lascia sul calcagno che l’ha schiacciata.
(Mark Twain)

 

Conosco troppo gli uomini per ignorare che spesso l’offeso perdona, ma l’offensore non perdona mai.
(Jean-Jacques Rousseau)

 

Perdonando un torto ricevuto, si può cangiare un nemico in amico.
(Silvio Pellico)

 

È peggio perdonare a tutti, che non perdonare a nessuno.
(Abbé de la Roche)

 

Comprendere ogni cosa significa perdonare ogni cosa: pensiero e frase quanto mai nobili. Peccato però che il perdono avvenga novantanove volte su cento per pigrizia e al massimo una volta per bontà; e che, su cento volte, novantanove la bontà tragga origine non certo dalla ricchezza dell’animo quanto piuttosto dall’insufficienza dell’intelletto.
(Arthur Schnitzler)

 

Il perdono presuppone sempre un po’ di oblio, un po’ di disprezzo e molta convenienza.
(Jacinto Benavente)

 

Il perdono, nella maggior parte dei casi, altro non è che il tentativo pusillanime di ripristinare una condizione precedente, più comoda o più piacevole, persino a scapito dell’equità, dell’onore e del rispetto per se stessi.
(Arthur Schnitzler)

 

Perdona sempre i tuoi nemici. Nulla li infastidisce così tanto.
(Oscar Wilde)

 

Perdonando troppo a chi falla, si fa ingiustizia a chi non falla.
(Baldassarre Castiglione)

 

Perdona molto agli altri, nulla a te stesso.
(Anonimo)

 

Il perdono è un evento drammatico che reca in sé una rivoluzione spirituale, una conversione, sia per chi lo offre, sia per chi lo riceve: non può quindi essere un evento indolore. Un perdono indolore non è perdono, è ipocrisia.
(Geno Pampaloni)

 

Lo stupido non perdona e non dimentica. L’ingenuo perdona e dimentica. Il saggio perdona, ma non dimentica.
(Thomas Stephen Szasz)

 

Gli uomini dimenticano, ma non perdonano; donne perdonano, ma non dimenticano mai.
(Robert Jordan)

 

Tutte le colpe possono venir perdonate
a colui che ha un perfetto candore.
(Walt Whitman)

 

Si può ben perdonare a un uomo di essere sciocco per un’ora quando ci sono tanti che non smettono mai di esserlo nemmeno per un’ora in tutta la loro vita.”
(Francisco de Quevedo)

 

La gioventù, a cui si perdona tutto, non si perdona nulla; alla vecchiaia, che si perdona tutto, non si perdona nulla.
(George Bernard Shaw)

 

Il perdono più difficile è quello che un uomo deve riuscire a trovare per se stesso.
(Anonimo)

 

Chi dice che la miglior vendetta è il perdono non ha mai subito un torto.
(Roberto Gervaso)

 

Ognuno dovrebbe perdonare i propri nemici, ma non prima che questi siano impiccati.
(Heinrich Heine)

 

Spesso perdoniamo quando il perdono non ci costa più nulla.
(Roberto Gervaso)

 

Il perdono è migliore della vendetta.
(Pittaco)

 

“Il perdono è la migliore vendetta”. Il rovesciamento della frase ne mette in luce un senso inusitato ma vero: il perdono deriva dalla poca considerazione in cui l’offeso tiene l’offensore.
(Carlo Gragnani)

 

Spesso il perdono non è che una forma di vendetta.
(Paul-Jean Toulet)

 

 

Dott. Roberto Cavaliere

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I DUE SEGRETI DI UNA COPPIA FELICE

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Ciò che rende un amore felice è diverso da coppia in coppia, eppure, nonostante tutte le differenziazioni, ci sono due modi per salvaguardare il legame. Due chiavi. Robert Epstein della University of the South Pacific Fiji ha condotto uno studio per scoprirle.

Secondo un suo precedente studio del 2013 ci sono in realtà sette competenze necessarie per creare un rapporto forte e felice. Si tratta di comunicazione, abilità di vita, autogestione, conoscenza del partner, sesso, gestione dello stress e risoluzione dei conflitti. Ma, dopo i recenti risultati, il cerchio si è stretto. Sino a scoprire che due contano in più degli altri. E li ingloba.

Il segreto per un amore felice consiste nel padroneggiare la comunicazione e nell’aumentare la conoscenza del vostro partner

Ed è vero, potrebbe sembrare una cosa banale, ma forse non lo è. Dopo aver interrogato più di 2.000 adulti, la ricerca ha rivelato che chi ha indicato queste due abilità hanno il più alto livello di soddisfazione. Inoltre la giusta osservazione di questi migliora, di conseguenza, gli altri aspetti.

Cosa bisogna quindi fare? Innanzitutto evitare frasi come “è sempre” o “non si può mai”, particolarmente dolorose e fastidiose. Meglio usare espressioni meno offensive ma più personali, come “sento che mi manchi di rispetto quando”.

E per quanto riguarda la conoscenza dell’altro, tranquilli, non servono grandi sforzi mnemonici. Come ricordare il film preferito o la canzone dell’infanzia. Ma occorre sempre tenere in mente ciò che piace e che non piace. Cosa li fa sentire amati e cosa infastidisce. E’ questa la chiave della memoria affettiva: ricordare cosa fa innamorare l’altro. Per confermare il rapporto ogni giorno.

Dott. Roberto Cavaliere

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NON PUOI ESSERE AMATA SE NON TI AMI TU PER PRIMA

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Ma tu mi ami? chiese Alice.
– No, non ti amo rispose il Bianconiglio.
– Alice corrugò la fronte ed iniziò a sfregarsi nervosamente le mani, come faceva sempre quando si sentiva ferita.
– Ecco, vedi? – disse Bianconiglio – Ora ti starai chiedendo quale sia la tua colpa, perché non riesca a volerti almeno un po’ di bene, cosa ti renda così imperfetta, frammentata. Proprio per questo non posso amarti. Perché ci saranno giorni nei quali sarò stanco, adirato, con la testa tra le nuvole e ti ferirò. Ogni giorno accade di calpestare i sentimenti per noia, sbadataggine, incomprensione. Ma se non ti ami almeno un po’, se non crei una corazza di pura gioia intorno al tuo cuore, i miei deboli dardi si faranno letali e ti distruggeranno. La prima volta che ti ho incontrata ho fatto un patto con me stesso: mi sarei impedito di amarti fino a che non avessi imparato tu per prima a sentirti preziosa per te stessa. Perciò Alice no, non ti amo. Non posso farlo”

Tratto da “Alice nel Paese delle meraviglie”

In questo significativo brano (tratto dal libro “Alice nel Paese delle meraviglie”) viene esplicitato perfettamente cosa significa e perché è importante amarsi per poter riuscire ad essere amati dall’altro.

Se si fa dipendere la propria autostima, il proprio valore, il meritare amore, dal partner, inevitabilmente ci si espone alle ferite che l’altro, consapevolmente o inconsapevolmente può infliggere.

Se, invece, ci si stima, ci si ama a prescindere dal partner, quest’ultimo può aggiungere valore ed amore, ma non può sottrarli, non può indebolirli.

Paradossalmente, possiamo aspettarci amore autentico dall’altro solo se l’altro percepisce che noi ci amiamo per prima.

Ed in maniera speculare, si è capaci di amore per l’altro solo se noi ci amiamo per prima. In questo caso “Se non mi amo, non ti amo”

Dott. Roberto Cavaliere

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