TEST SULLA PASSIONE IN AMORE

Condividi

C’era un innamorato che amava senza speranza. Si ritirò del tutto nella propria anima e gli parve che il fuoco d’amore l’avrebbe consumato. Perdette il mondo, non vedeva più il cielo azzurro e il verde bosco, il torrente per lui non frusciava, l’arpa per lui non suonava, tutto era sprofondato e lui era caduto in miseria. Ma il suo amore cresceva e lui avrebbe preferito morire e rovinarsi piuttosto che rinunciare al possesso della bella donna che amava. Sentì allora che il suo amore avrebbe bruciato in lui ogni altra cosa, e l’amore divenne potente e tirò e tirò, e la bella donna dovette obbedire, venne, e lui era lì a braccia aperte per attirarla a sé. Ma quando gli fu davanti si era del tutto trasformata, e con un brivido egli sentì che aveva attirato a sé tutto il mondo perduto. Era davanti a lui e gli si arrendeva, cielo e bosco e torrente, tutto gli veniva in contro in nuovi colori, fresco e splendido, gli apparteneva, parlava il suo linguaggio. E invece di conquistare soltanto una donna egli aveva tra le braccia il mondo intero, e ogni stella del cielo ardeva in lui e scintillava voluttà nella sua anima. – Aveva amato e amando aveva trovato se stesso. Ma i più amano per perdersi “(Hermann Hesse)

 

  1. •  Sento una forte attrazione per l’attuale partner
  2. •  Avverto una forte depressione quando le cose non vanno bene con l’attuale partner
  3. •  La vita senza l’altro/a sarebbe triste e senza senso
  4. •  Vado sempre alla ricerca di segnali che mi rivelano che l’altro/a mi desidera
  5. •  Sento un infinito desiderio di ricevere affetto dal mio partner
  6. •  Per me l’attuale partner è quello perfetto dal punto di vista romantico
  7. •  L’attuale partner è la persona che può farmi sentire più felice
  8. •  Sento un infinita tenerezza per lui (o lei)
  9. •  Il pensiero dell’altro/a non mi lascia mai
  10. •  Voglio che il mio partner sappia tutto di me, dei miei pensieri, delle mie paure delle mie speranze.
  11. •  Sapere che sono importante per il mio partner mi dà pienezza
  12. •  Se il mio partner dovesse avere dei problemi lascerei tutto per aiutarlo
  13. •  Quando sono con lui desidero intensamente toccarlo ed essere toccata
  14. •  Talvolta il pensiero dell’altro occupa talmente la mia mente da crearmi difficoltà nel concentrarmi in altre attività
  15. •  Sprofonderei in una nera disperazione se il mio partner mi lasciasse
  16. •  Mi piace analizzare i suoi atteggiamenti
  17. •  A volte il pensiero dell’altro/a è ossessivo
  18. •  Fare qualcosa che rende felice l’altro/ a rende felice me
  19. •  Desidero stare col mio partner più che con chiunque altro
  20. •  Sarei geloso se sapessi che il mio partner mostra interesse per qualcun altro
  21. •  Nessuna altra persona potrebbe amarlo/a come me
  22. •  Vorrei sapere tutto di lui
  23. •  Lo amerò per sempre
  24. •  Lo desidero tantissimo fisicamente
  25. •  Se la relazione coll’attuale partner dovesse finire mi sentirei a lungo solo

 

VALUTAZIONE DEI RISULTATI

Nella valutazione dei risultati non si può prescindere dal momento in cui ci si trova all’interno del ciclo di vita della propria relazione. E’ normale che all’inizio di una relazione il punteggio al test sarà più alto e tenderà a calare man mano che la relazione si stabilizza.

Generalmente il punteggio và valutato nel modo seguente:

Fino a 8 riposte positive la presenza della componente passionale è scarsa nella relazione. Non è detto che sia un elemento negativo ma merita un approfondimento.

Fino a 16 risposte positive la componente passione è presente nella giusta misura.

Oltre 16 riposte positive la componente passione presenta elementi ossessivi. Potrebbe essere indice di dipendenza affettiva è nè vanno approfondite cause e modalità di essa.

 

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

Studio in Milano, Roma, Napoli e Vietri sul Mare (Sa)

per contatti e consulenze private tel.320-8573502 email:cavalierer@iltuopsicologo.it

TEST SULL’ ‘ATTESA’ IN AMORE

Condividi

ATTESA – tumulto d’angoscia suscitato dall’attesa dell’essere amato in seguito a piccolissimi ritardi (appuntamenti, telefonate, lettere, ritorni)…

“Sono innamorato? – Si, poiché sto aspettando”. L’altro, invece non aspetta mai. Talvolta, ho voglia di giocare a quello che non aspetta; cerco allora di tenermi occupato, di arrivare in ritardo; ma a questo gioco, io perdo sempre: qualunque cosa io faccia, mi ritrovo sempre sfaccendato, esatto, o per meglio dire in anticipo. La fatale identità dell’innamorato non è altro che: io sono quello che aspetta. R.Barthes

 

Il seguente test è un mio personale riadattamento di un brano della voce ‘L’attesa’ tratto dal libro “Frammenti di un discorso amoroso” di R. Barthes edito da Einaudi

Scopo del test non è tanto quello di misurare una dimensione psicologica ma è quello di far riflettere su come viviamo le ‘attese’ in amore

 

PRIMA FASE

Sono all’interno di un caffè. Ho un appuntamento con la persona amata e sto aspettando.

La persona amata è in ritardo. Questo ritardo m’impensierisce.

Formulo mentalmente diverse ipotesi:

  • forse non ci siamo capiti circa l’ora o/e il posto ?
  • cerco di ricordarmi il momento in cui è stato fissato l’appuntamento, le indicazioni che ci siamo scambiati ?

L’ansia dell’attesa aumenta. Che faccio ?

  • vado in un altro caffè ?
  • telefono ? e se non dovesse rispondermi ?
  • Vorrei andare in bagno per calmarmi ma se l’altro arriva mentre non ci sono ? se non mi vede può andare via.

 

SECONDA FASE

L’ansia diventa rabbia. Rimprovero violentemente la persona amata che non c’è. Mi dico:

‘ poteva avvisarmi. Lo sa quanto ci sto male se non arriva.’

Se fosse qui gli manifesterei tutta la mia rabbia.

 

TERZA FASE

Subentra l’angoscia dell’abbandono, della perdita.

Lo sentivo che prima o poi sarebbe successo.

 

EPILOGO

Infine la persona amata arriva.

  1. Se la persona amata arriva nella prima fase la accolgo con calore, con piacere.
  2. Se arriva nella seconda fase le riverso tutta la mia rabbia.
  3. Se arriva nella terza fase gliene sono riconoscente: mi ha salvato dall’angoscia dell’abbandono, della perdita.

 

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

Studio in Milano, Roma, Napoli e Vietri sul Mare (Sa)

per contatti e consulenze private tel.320-8573502 email:cavalierer@iltuopsicologo.it

TEST DELLA COPPIA ADULTERA

Condividi

E ti direi che ti aspetto, anche se non si aspetta chi non può tornare. Tu non sapevi come cominciare. A volte ci si sente a disagio, specie se sappiamo già come andrà a finire… E noi sapevamo entrambi come sarebbe andata a finire.

Non importa, fa lo stesso: in fondo anche tu amavi le fessure fra le cose, ma poi hai scelto il pieno, e forse hai fatto bene, perchè è una forma di salvezza, o comunque di accettazione di ciò che tutti siamo.

Io ci sono senza che tu abbia bisogno di essere con me.

Le persone sono lontane quando ci stanno accanto, figurarsi quando sono lontane davvero. Antonio Tabucchi

 

Il seguente test è un personale riadattamento del test del Dilemma del Prigioniero

Il dilemma della coppia adultera è il seguente. Marito e moglie si accusano a vicenda di aver commesso adulterio e si rivolgono al giudice per la separazione giudiziaria. Il giudice, al fine di stabilire le condizioni di tale separazione, li ascolta separatamente, nello stesso giorno, senza dare loro la possibilità di comunicare fra un colloquio e l’altro. A ognuno di loro vengono date due scelte: confessare l’adulterio, oppure non confessare l’adulterio. Viene inoltre spiegato loro che:

  1. a)se solo uno dei due non confessa, chi non ha confessato evita una pena pecuniaria; l’altro viene però condannato ad una pena pecuniaria di euro 21.000,00;
  2. b)se entrambi non confessano, vengono entrambi condannati ad una pena pecuniaria di 18.000,00 euro;
  3. c)se entrambi confessano, entrambi vengono condannati ad una pena

pecuniaria di 3.000 euro.

 

Voi quale alternativa scegliereste fra il confessare ed il non confessare ?

 

SOLUZIONE

Valutando pro e contro delle varie scelte si scopre che il punto di equilibrio è, controintuitivamente, la scelta b (non confessa, non confessa). Il motivo è che per ognuno dei due lo scopo è minimizzare la propria condanna pecuniaria; e ogni membro della coppia non confessando rischia o di non pagare niente o di pagare 18.000,00 euro, confessando rischia di pagare o 3.000,00 euro o 21.000,00 euro.

Il paradosso che consegue da questa conclusione sta nel fatto che anche l’altro membro della coppia, trovandosi nella stessa situazione, farà lo stesso ragionamento; con un risultato complessivo che non è ottimale per nessuno dei due (18.000,00 euro di pena pecuniaria a testa).

Tutto ciò dimostra, indirettamente, che in una coppia o si vince entrambi o si perde entrambi. Anche se uno dei due ha l’impressione di aver vinto la sconfitta dell’altro gli si ritorcerà contro prima o poi. Bisogna cercare di comunicare senza entrare nella logica di chi ha torto o ragione prima di finire davanti ad un giudice e, conseguentemente, comunicare non diventa più possibile.

 

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

Studio in Milano, Roma, Napoli e Vietri sul Mare (Sa)

per contatti e consulenze private tel.320-8573502 email:cavalierer@iltuopsicologo.it

TEST SULLE ASPETTATIVE NELLA COPPIA

Condividi

Pietà per coloro che si sposano per essere felici. Pietà per coloro che, per disgrazia, saranno troppo a lungo contenti di quella felicità anodina che si è loro augurata nel giorno delle nozze – troppo a lungo amanti dell’amore inoffensivo delle lune di miele! Pietà per coloro che saranno troppo a lungo fotogenici e presentabili come il giorno delle nozze! Sono fredde le gabbie di vetro, quando la luce delle vetrine si spegne! Il matrimonio ha per noi altre ambizioni. Il matrimonio non ci vuole presentabili, ci vuole vivi! – e ci farà perdere la faccia fino a che, sotto le nostre maschere, appariranno i nostri veri volti”. 
Christiane Singer, Elogio del matrimonio, del vincolo e altre follie

 

Molte delle incomprensioni nella coppia nascono da aspettative diverse dei partner su che cosa significhi amare. Spesso le stesse aspettative sono vaghe e non si riesce a concretizzarle su di un piano di realtà.

Il seguente test serve per riportare tali aspettative sul piano dei comportamenti. Si parte dall’indicare quali sono i comportamenti che indicano la nostra aspettativa di amare ed essere amati.

Successivamente si individuano nella nostra cerchia di conoscenze dei comportamenti effettivi che indicano amore, a parer nostro.

Infine si indicano quelli che consideriamo effettivi comportamenti d’amore messi in atto da noi e dal nostro partner. In tutte e tre le fasi del test vanno individuati comportamenti specifici e non generici del tipo ‘è attento alle sue esigenze’ o ‘prova stima per lei’.

 

  • Individui cinque comportamenti specifici che lei ritiene debba mettere in atto per dimostrare amore all’altro.
  • Individui cinque comportamenti specifici che l’altro dovrebbe mettere in atto per dimostrarle amore.
  • Individui cinque comportamenti specifici che persone di sua conoscenze e del suo stesso sesso hanno messo in atto nei confronti del loro partner e che lei ritiene siano dimostrativi del loro amore.
  • Individui cinque comportamenti specifici che persone di sua conoscenze e del sesso opposto al suo hanno messo in atto nei confronti del loro partner e che lei ritiene siano dimostrativi del loro amore.
  • Individui cinque comportamenti specifici che lei ha messo in atto nei confronti del suo partner e che lei ritiene siano dimostrativi del suo amore.
  • Individui cinque comportamenti specifici che il suo partner ha messo in atto nei suoi confronti e che lei ritiene siano dimostrativi del suo amore.

 

Alla fine del test avrà individuato circa 30 comportamenti specifici. Conteggi quanti di essi ricorrono più volte. Più è alto il numero di comportamenti simili che sono presenti nelle varie aree, maggiore è la probabilità che le sue aspettative siano chiare e concrete.

Inoltre varie sono le valutazioni da effettuare fra le varie aree ed i diversi sessi, ma tale analisi deve essere oggetto di approfondimento all’interno della coppia o con un terapeuta.

Infine, utile è far effettuare lo stesso test al proprio partner per individuare concordanze e discordanze ed avviare una riflessione all’interno della coppia.

 

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

Studio in Milano, Roma, Napoli e Vietri sul Mare (Sa)

per contatti e consulenze private tel.320-8573502 email:cavalierer@iltuopsicologo.it

TEST SULLA RICEZIONE DEI MESSAGGI

Condividi

La figlia dell’ostessa

Tre giovani passarono oltre il Reno, presso un ostessa presero alloggio.

“Ha vino e birra, signora ostessa? Dov’è sua figlia, lei così bella?”

“La mia birra e il vino è fresco e chiaro, la mia figlioletta è sul catafalco”.

E quando furono in quella stanza c’era lei dentro, in una nera bara.

Il primo, fu lui ad alzare il velo, e la fissava con sguardo mesto:

“Ah, bella ragazza, se tu vivessi, da quel momento ti amerei”.

Il secondo rimise il velo dov’era, si allontanò e intanto piangeva:

“Ahimè, tu giaci dentro la bara, per tanti anni io ti ho amata”.

Il terzo lo alzò subito ancora e la baciò la bocca così smorta:

“Ti ho sempre amata, anche ora seguito ad amarti e ti amerò in eterno”.

Ludwig Uhland

 

Leggete questa storia e rispondete alle domande, in base alla Vostra decisione, crocettando la V (vero) , la F (falso) e il punto interrogativo ? se avete dubbi .

 

Il telefono suonò alle ore 12,00. Francesco ne fu subito infastidito, perché era impegnato in altre attività.

  • Pronto, c’e il signor Rossi ?
  • Quale signor Rossi ?
  • Fabio, il figlio.
  • E’ uscito, ma se vuole lasciarmi un messaggio posso riportarglielo.
  • D’accordo. E’ per dirgli che l’appuntamento con Bianchi è rinviato a venerdì. Francesco Bianchi deve partire per Parigi mercoledì per concludere un affare d’importazione di abiti femminili e rientrerà tardi.
  • Gli riporterò il messaggio appena rientra dall’ospedale.
  • Arrivederci
  • Arrivederci

 

DOMANDE

  • 1 A Rossi non piace essere disturbato la sera V F ?
  • 2 Rossi ha un solo figlio V F ?
  • 3 Francesco Bianchi parte per Parigi mercoledì V F ?
  • 4 Francesco Bianchi lavora nel settore dell’abbigliamento V F ?
  • 5 L’appuntamento doveva avere luogo mercoledì sera V F ?
  • 6 Rossi è una persona compiacente V F ?
  • 7 Francesco Bianchi tornerà mercoledì sera V F ?
  • 8 Fabio lavora in un ospedale V F ?

 

 

RISPOSTE ESATTE

Tutte le risposte esatte sono quelle col punto interrogativo. Infatti nessuna delle domande contiene un affermazione esatta o errata. C’è un ragionevole margine di dubbio in ognuna di essa.

Il test ha lo scopo di dimostrare che in ogni processo relazionale o comunicazionale non dobbiamo dare niente per scontato. La realtà non è mai così evidente come appare, ma sempre velata dai nostri schemi mentali passati, presenti e futuri.

Nelle relazioni affettive, così importanti per noi, inconsapevolmente mettiamo in atto i nostri schemi mentali più di qualsiasi altro tipo di relazione.

Nutriamo sempre un ragionevole dubbio sul comportamento dell’altro. Può darsi che quel ragionevole dubbio ci permetta di salvare una relazione, o, sfortunatamente, a porvi la definitiva fine.

 

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

Studio in Milano, Roma, Napoli e Vietri sul Mare (Sa)

per contatti e consulenze private tel.320-8573502 email:cavalierer@iltuopsicologo.it

TEST SULLA SCOPERTA DI UN TRADIMENTO

Condividi

Il seguente test vuole rappresentare uno spunto di riflessione sulla fiducia all’interno di una coppia e sulla possibile reazione al sospetto di un tradimento.

 

Il signor Alfio era un uomo ricco, saggio e rispettato nel suo paese e aveva preso in moglie una donna molto più giovane di lui (nota personale: quest’ultimo elemento mi fa dubitare della sua saggezza, ma proseguiamo la storia).

Una sera che era rientrato a casa dal lavoro prima del previsto, il suo fedele maggiordomo lo accolse dicendogli: “Mi permetto di riferirle che sua moglie si comporta in modo sospetto: E’ nella sua stanza con l’enorme forziere che apparteneva a sua nonna.” Questo forziere dovrebbe contenere solo ricami di quest’ultima, ma ho il sospetto che ci sia qualcos’altro. Non mi ha permesso, io che sono il vostro anziano e fedele maggiordomo, di dare un’occhiata all’interno del forziere.”.

Il sig. Alfio si recò subito nella stanza della moglie e la trovò rattristata, seduta accanto al massiccio forziere.

Le chiese: “Vuoi mostrarmi quello che c’è nella cassa ?”.

“Me lo chiedi a causa dei sospetti del maggiordomo, o perché non hai fiducia in me?”

“Non sarebbe più semplice aprire la cassa, senza fare tante congetture ?” affermò il signor Alfio.

“Non credo sia possibile, perché è chiusa a chiave.”

“E dov’è la chiave ?”

La moglie mostrò la chiave in suo possesso e disse: “Manda via il maggiordomo e ti darò la chiave per aprire.”

Il maggiordomo venne mandato via e la donna consegnò la chiave, allontanandosi anche lei, turbata in maniera vistosa.

Il signor Alfio non aprì subito la cassa, ma rimase a riflettere a lungo. Poi chiamo dei giardinieri che lavoravano nella sua proprietà e disse loro di portare fuori in giardino e seppellire la cassa in un posto poco accessibile, il tutto da effettuarsi in piena notte. I giardinieri eseguirono scrupolosamente le istruzioni a loro impartite.

Di tutto quello che è successo, non se ne parlò più.

 

Sulla base del racconto provate a rispondere alle seguenti domande:

Che cosa c’era nella cassa ?

  • Niente.
  • Qualcosa di poco importante.
  • Effetti personali della moglie.
  • Un amante

 

E’ importante verificare il contenuto della cassa ?

  • Non è importante.
  • Dipende dal contenuto.
  • E’ importante.

 

Il signor Alfio ha fatto bene a non aprire la cassa ed a seppellirla ?

  • Si.
  • No.
  • Non saprei.

 

Voi cosa avreste fatto al posto del signor Alfio ?

  • Avrei aperto la cassa.
  • Non avrei aperto la cassa.
  • Avrei fatto esattamente come il signor Alfio.
  • Sarei stato indeciso.

 

SOLUZIONE

Non ha importanza quale risposte avete dato ma riflettete sulla soluzione adottata dal signor Alfio. Sono due le possibili ipotesi sul contenuto della cassa e le relative soluzioni adottate da Alfio.

 

Prima ipotesi: nel forziere non c’era niente o niente di rilevante. In questo caso il signor Alfio agendo così come ha dimostrato piena fiducia nella moglie di là dal comportamento di quest’ultima che era molto sospetto. Quindi fiducia di là dalle circostanze che avrebbero indotto ad agire diversamente.

Seconda ipotesi: nel forziere c’era l’amante della moglie. Anche in questo caso il signor Alfio ha adottato una soluzione che potrebbe essere ottimale. Ha dimostrato fiducia o perdono, ma allo stesso tempo si è vendicato. Infatti, nel seppellire il forziere:

  • Ha evitato di separarsi dalla moglie,
  • Si è liberato dell’amante che era nascosto all’interno della cassa.
  • Puniva e perdonava allo stesso tempo la moglie.
  • Zittiva per sempre l’accaduto.

 

Si può essere d’accordo o meno con le soluzioni adottate dal signor Alfio. Servono solo a riflettere che fra due soluzioni opposte fra loro (scoprire o non scoprire il tradimento) potrebbe esserci una terza. L’essenziale è volerla ricercare.

 

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

Studio in Milano, Roma, Napoli e Vietri sul Mare (Sa)

per contatti e consulenze private tel.320-8573502 email:cavalierer@iltuopsicologo.it

LA TABELLA DI PERSEPOLI IN AMORE

Condividi

La tabella di Persepoli prende il nome dalla famosa capitale persiana in cui sono state ritrovate migliaia di tavolette amministrative scritte in caratteri cuneiformi identificati poi con la lingua elamica, non semitica e neppure indoeuropea.

Per ottenere le cinque frasi della Tabella si legga, a partire dalla colonna di sinistra, la parola riportata in grassetto nell’ultima riga e quella riportata nella stessa colonna in un’altra riga a scelta, fino ad arrivare, senza mai cambiare la seconda riga scelta, alla colonna più a destra.

 

FATE POTETE FA PUO’ FARA’ NON DEVE
GIUDICATE VEDETE GIUDICA VEDE GIUDICHERA’ NON E’
CREDETE UDITE CREDE ODE CREDERA’ NON C’E’
DITE SAPETE DICE SA DIRA’ NON DEVE
SPENDETE AVETE SPENDE HA SPENDERA’ NON HA
NON TUTTO QUEL CHE PERCHE’ CHI TUTTO CIO’ CHE SOVENTE QUEL CHE

 

ADESSO ‘ADATTIAMO’ LA TABELLA DI PERSEPOLI ALLA LOGICA DELL’AMORE

 

FATE IN AMORE POTETE FA PUO’ FARA’ NON DEVE
GIUDICATE IN AMORE VEDETE GIUDICA VEDE GIUDICHERA’ NON E’
CREDETE IN AMORE UDITE CREDE ODE CREDERA’ NON C’E’
DITE IN AMORE SAPETE DICE SA DIRA’ NON DEVE
SPENDETE IN AMORE AVETE SPENDE HA SPENDERA’ NON HA
NON TUTTO QUEL CHE PERCHE’ CHI TUTTO CIO’ CHE SOVENTE QUEL CHE

 

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

Studio in Milano, Roma, Napoli e Vietri sul Mare (Sa)

per contatti e consulenze private tel.320-8573502 email:cavalierer@iltuopsicologo.it

TEST SULL’INTERAZIONE SESSUALE

Condividi

Come Test sull’interazione sessuale nella coppia propongo un riadattamento del Sexual Interaction Inventory – SII di Lo Piccolo e Steger (1974) che è senz’altro quello più diffuso in questo campo. Si tratta di un questionario di autovalutazione che permette di raccogliere informazioni sull’interazione sessuale all’interno di una coppia (originariamente proposto per la coppia eterosessuale, ma utilizzabile, con piccoli adattamenti, anche per la coppia omosessuale) attraverso una valutazione crociata delle risposte fornite separatamente dai due partner.

Il SII propone 17 comportamenti sessuali scelti tra quelli a maggiore frequenza (Tab. 1) e, per ogni comportamento, ciascun partner deve rispondere a sei diversi quesiti (Tab. 2).

L’elaborazione dei dati del test è complessa e rimando alla letteratura sul test chi volesse approfondirne lo studio.

In questa sede propongo tale test come una cecklist descrittiva da usare come spunto di riflessione inidividuale ed interno alla coppia.

TAB. 1 – I 17 COMPORTAMENTI PRESI IN ESAME DALLA SII

  1. L’uomo guarda la partner che è nuda.
  2. La donna guarda il partner che è nudo.
  3. L’uomo e la donna si baciano ininterrottamente per un minuto.
  4. L’uomo accarezza il corpo della partner senza toccarle i seni o i genitali.
  5. La dona accarezza il corpo del partner senza toccargli i genitali.
  6. L’uomo accarezza i seni della partner con le mani.
  7. L’uomo accarezza i seni della partner con la bocca.
  8. L’uomo accarezza i genitali della partner con le mani.
  9. L’uomo accarezza i genitali della partner fino a che lei raggiunge l’orgasmo.
  10. La donna accarezza i genitali del partner con le mani.
  11. La donna accarezza i genitali del partner fino a che lui eiacula.
  12. L’uomo accarezza i genitali della partner con la bocca.
  13. L’uomo accarezza i genitali della partner con la bocca fino a che lei raggiunge l’orgasmo.
  14. La donna accarezza i genitali del partner con la bocca.
  15. La donna accarezza i genitali del partner con la bocca fino a che lui eiacula.
  16. L’uomo e la donna hanno un rapporto completo.
  17. L’uomo e la donna hanno un rapporto completo ed entrambi raggiungono l’orgasmo.

TAB. 2 – LE 6 DOMANDE ALLE QUALI DEVONO RISPONDERE I DUE MEMBRI DELLA COPPIA PER CIASCUNO DEI 17 COMPORTAMENTI PRESI IN ESAME DALLA SII

Per ciascuno dei 17 comportamenti elencati nella Tab. 13.II, entrambi i componenti della coppia devono fornire una risposta alle seguenti 6 domande:

Quando lei è coinvolto in una attività sessuale con il suo partner (intendendo per attività sessuale qualsiasi tipo di contatto fisico che lei o il suo partner considera sessuale), questo comportamento con quale frequenza:

Domanda 1: si verifica?

  • Mai
  • Raramente (10% delle volte)
  • Occasionalmente (25% delle volte)
  • Abbastanza spesso (50% delle volte)
  • Spesso (75% delle volte)
  • Sempre

 

Domanda 2: vorrebbe che si verificasse?

  • Mai
  • Raramente (10% delle volte)
  • Occasionalmente (25% delle volte)
  • Abbastanza spesso (50% delle volte)
  • Spesso (75% delle volte)
  • Sempre

Quanto piacevole è per lei questo comportamento? Secondo lei, il suo partner quanto trova piacevole questo comportamento?

Domanda 3: trovo questo comportamento:

  • Estremamente sgradevole
  • Moderatamente sgradevole
  • Lievemente sgradevole
  • Lievemente piacevole
  • Moderatamente piacevole
  • Estremamente piacevole

 

Domanda 4: penso che il mio partner trovi questo comportamento:

  • Estremamente sgradevole
  • Moderatamente sgradevole
  • Lievemente sgradevole
  • Lievemente piacevole
  • Moderatamente piacevole
  • Estremamente piacevole

Come vorrebbe reagire a questo comportamento? Come vorrebbe che reagisse il suo partner? (In altri termini, secondo lei, come dovrebbe essere idealmente questo comportamento per essere piacevole per lei e per il suo partner?)

Domanda 5: Mi piacerebbe trovare

  • Estremamente sgradevole
  • Moderatamente sgradevole
  • Lievemente sgradevole
  • Lievemente piacevole
  • Moderatamente piacevole
  • Estremamente piacevole

 

Domanda 6: Vorrei che il mio partner trovasse questo comportamento: questo comportamento:

  • Estremamente sgradevole
  • Moderatamente sgradevole
  • Lievemente sgradevole
  • Lievemente piacevole
  • Moderatamente piacevole
  • Estremamente piacevole

 

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

Studio in Milano, Roma, Napoli e Vietri sul Mare (Sa)

per contatti e consulenze private tel.320-8573502 email:cavalierer@iltuopsicologo.it

TEST PSICOLOGICI VARI

Condividi

INDIVIDUA IN QUALE CAPITOLO TI TROVI E… RIFLETTI

Capitolo primo Cammino lungo una strada. C’è una buca profonda nel marciapiede. Ci casco dentro. Sono perduto, non posso farci nulla, non è colpa mia. Ci metto una vita per uscirne.

Capitolo secondo Cammino lungo la stessa strada. C’è una buca profonda nel marciapiede. Faccio finta che non ci sia. Ci casco dentro. Non posso credere di essere ancora nello stesso posto. Ma non è colpa mia. Mi ci vuole un sacco di tempo per uscirne.

Capitolo terzo Cammino lungo la stessa strada. C’è una buca profonda nel marciapiede. La vedo benissimo. Ci casco dentro di nuovo; è un’abitudine. Ma i miei occhi sono aperti: so dove sono. E’ colpa mia. Ne esco immediatamente.

Capitolo quarto Cammino lungo la stessa strada. C’è una buca profonda nel marciapiede. Ci cammino intorno.

Capitolo quinto Me ne vado per un’altra strada.

(AUTOBIOGRAFIA IN CINQUE CORTI CAPITOLI Portia Nelson )

RISPONDI AL SEGUENTE QUESITO

Ci sono 4 giovani uccellini su un ramo pronti a spiccare il loro primo volo.
3 di essi hanno finalmente deciso di spiccarlo!
Quanti uccellini rimangono sul ramo?

Qual è la risposta esatta ?
Bene, a questa domanda la maggior parte delle persone risponde 1!
Purtroppo, però, è la risposta sbagliata.

Sul ramo sono infatti rimasti sempre 4 uccellini perchè, in realtà, gli uccellini avevano solo DECISO di spiccare il volo, ma ancora non avevano AGITO.

Questo piccolo test ci aiuta a capire come le decisioni non bastino se non sono seguite dall’AZIONE.

TEST SULL’AMORE PER SE’ STESSI

IN QUALE GIRONE DANTESCO DELL’AMORE TI TROVI ?

Inferno 
Non sono stato amato e quindi non mi amo.
Ho bisogno d’amore ma ho paura d’amore. Vorrei essere amato ma ho paura di essere rifiutato un’altra volta. Non mi apro.
Non mi amo e quindi non riesco ad amare.
Vorrei amare, vorrei aprirmi ma ho paura di farlo, non sono capace di farlo, credo di non esserne in grado e allontano chi prova ad amarmi.
Non riesco ad amare e quindi non mi amano.
Non mi amano e quindi non mi amo… e il circolo continua.

Purgatorio 
Non sono stato amato ma provo ad amarmi.
Provo ad amarmi e provo ad aprirmi.
Mi apro e vinco la paura del rifiuto.
Prendo fiducia in me e mi apro un altro po’.
Mi apro e vedo che non è così terrorizzante, che si può fare.
E anche se non sono stato amato provo ad amarmi…
e il circolo progredisce.

Paradiso 
Mi amo perché sono stato amato.
Mi hanno fatto sentire importante e adesso lo sento anch’io.
Mi amo e sono amato.
Gli altri sentono la mia positività e il mio valore che anch’io sento. Così è facile per loro amarmi e aprirsi.
E anche per me è facile aprirmi e farmi amare.
Sono amato e mi amo.
E più intesso relazioni d’amore e più sento che sono capace d’amare, che sono una persona preziosa e importante…
e il circolo continua.»
(dal web)

 

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

Studio in Milano, Roma, Napoli e Vietri sul Mare (Sa)

per contatti e consulenze private tel.320-8573502 email:cavalierer@iltuopsicologo.it

IL QUESTIONARIO DI PROUST

Condividi

Il presente questionario di Proust (detto così perche in auge ai tempi di Proust e dallo stesso compilato) non è un test psicologico. Esso serve a meglio conoscersi o a meglio conoscere l’altro.

Può essere usato all’interno della coppia come strumento per verificare la conoscenza dell’altro. In tal senso ogni membro della coppia lo compila a livello personale e poi lo compila calandosi nei panni dell’altro. Alla fine si notano le discordanze fra la propria stesura e quella che ha stilato l’altro della coppia.

Maggiore è la concordanza maggiore è la conoscenza dell’altro.

Dott. Roberto Cavaliere

 

1) Che cosa è la perfetta felicità?

2) Quale è la tua più grande paura?

3) Con quale personaggio storico ti identifichi di più?

4) Quale personaggio vivente ammiri di più?

5) Che cosa ti piace di meno di te?

6) Quale è la massima stravaganza della tua vita?

7) In che occasione dici bugie?

8) Che cosa ti piace di meno del tuo aspetto?

9) Quale è la persona che meno ti piace?

10) Quale è il grande amore della tua vita?

11) Quando e dove sei stato più felice?

12) Di quale virtù ti piacerebbe disporre?

13) Quali sono i tuoi punti di forza?

14) Quale è il tuo attuale stato d’animo?

15) Quale è la cosa più preziosa che possiedi?

16) Cosa è il peggio che ti possa capitare?

17) Dove vorresti vivere?

18) Quale è la tua occupazione preferita?

19) Chi è il tuo eroe vivente?

20) Chi sono i tuoi scrittori preferiti?

21) Come vorresti morire?

22) Quale è il tuo motto?

 

Dott. Roberto Cavaliere

Psicologo, Psicoterapeuta

Studio in Milano, Roma, Napoli e Vietri sul Mare (Sa)

per contatti e consulenze private tel.320-8573502 email:cavalierer@iltuopsicologo.it